Il Mingardo, e non solo, discarica a cielo aperto nel Parco nazionale del Cilento
di Paolo Abbate | BlogSiamo sotto il ponte della ferrovia, sull’argine destra idraulica di lato alla cascata, precisamente in area protetta del Parco nazionale e Sito d’importanza comunitaria. Eppure si sceglie di abbandonarvi rifiuti come contenitori in plastica, elettrodomestici, materiali di risulta, copertoni auto dimessi: materiali che con le piene del fiume verranno inevitabilmente trasportati a mare e quindi rigettati sulle spiagge con le mareggiate. A riprova basta frequentare in questi periodi le spiagge del Cilento. Vedi ad esempio la Cala del Cefalo, area più che tutelata.
Non è la prima volta che il Mingardo viene preso di mira da scellerati che per ignoranza, incuranza e disprezzo del bene comune vi abbandonano rifiuti anche pericolosi. Tempo fa fu scoperto e denunciato un trasportatore del luogo che aveva riversato sull’argine decine di copertoni usati.


I cittadini di Laurito giustamente stanno lottando per scongiurare nel loro territorio protetto l’apertura di una mega discarica e sembra che la loro lotta abbia dato dei frutti.
Ma nessuno pensa di mobilitarsi con altrettanta decisione per attuare un piano di sorveglianza nel Parco, Patrimonio dell’Umanità, allo scopo di fermare questo problema annoso di abbandono di rifiuti nella macchia mediterranea, sulle spiagge, sulle strade, nelle pinete protette?
La commissione europea ha recentemente approvato l’allargamento della rete delle zone protette Natura 2000, ovvero i SIC e ZPS, per porre fine alla perdità di biodiversità e ripristinare i servizi ecosistemici.
Detto tra parentesi, obiettivi ambiziosi, probabilmente irraggiungibili senza mettere in discussione modi di produzione e consumo, predatori nei confronti delle risorse naturali.
Ebbene il Sic del Mingardo è stato riconosciuto molto tempo fa proprio perché, come prevede la Direttiva Uccelli, ospita specie protette che non solo transitano lungo il suo corso ma anche vi svernano e si riproducono, come dimostra l’avvistamento di aironi e garzette proprio nell’area della discarica suddetta. Si cerchi quindi di proteggere i Sic già esistenti.
Si pensa pertanto, da parte delle associazioni ecologiste, di chiedere un procedimento d’infrazione alla Commissione europea per il grave e irrisolto degrado del Sic Mingardo.
Paolo Abbate
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