Ambiente: boe e cartelli a Punta Licosa, nel parco del Cilento
Boe e cartelli per tenere lontani i curiosi dall´ isolotto di Punta Licosa, inserita nel 2005 tra le undici spiagge piu´ belle d´Italia secondo Legambiente. E´ la richiesta inoltrata nei giorni scorsi dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano alla Capitaneria di Porto di Agropoli. All´origine della richiesta, l´arrivo del gabbiano corso, specie protetta che tutti gli anni sceglie l´isola di Licosa per nidificare.
´´Vogliamo limitare al massimo il traffico di imbarcazioni da diporto in quella zona - spiega Angelo De Vita, direttore dell´ente Parco - Tra l´altro, l´area e´ gia´ da tempo interdetta. Con la nostra richiesta, non vogliamo fare altro che ricordarlo a turisti e bagnanti. Il periodo di nidificazione del gabbiano corso dura piu´ o meno fino alla meta´ di luglio: in tutto questo periodo dobbiamo garantire al volatile il massimo della tranquillita´.´´.
Intanto, mentre la richiesta e´ tuttora al vaglio del personale della Capitaneria di Porto di Agropoli, i residenti di Punta Licosa lanciano l´´´allarme corvi´´. In una lettera che sara´ inviata all´ ente Parco, infatti, si segnala l´aumento esponenziale dei volatili che starebbe mettendo in serio pericolo l´habitat dell´intera area.
´´La presenza dei corvi in numero cosi´ massiccio sta mettendo in pericolo la presenza di altre specie di uccelli - spiega Nicola Di Gregorio, proprietario di una abitazione che sorge proprio di fronte all´isolotto - La colonia di gabbiani che un tempo viveva sull´isola e´ quasi sparita, e la stessa sorte potrebbe toccare al gabbiano corso. Speriamo che le autorita´ preposte intervengano al piu´ presto´´.







