Agropoli: clima rovente all'ultimo Consiglio Comunale
Consiglio Comunale dal clima rovente, quello tenutosi ieri 28 Maggio ad Agropoli e non solo per l'elevata temperatura degli ultimi giorni. Alcuni momenti di tensione hanno infatti contraddistinto la seduta nonostante i punti all’ordine del giorno lasciassero presagire un incontro senza particolari polemiche. Invece, fin da subito, iniziano gli scontri tra maggioranza e opposizione.
Ore 19.30, apertura della seduta. Non passa inosservata la presenza del Consigliere Comunale Antonio Domini. La partecipazione dell’ex sindaco al Consiglio (la seconda dall’inizio dell’amministrazione Alfieri), dà subito la sensazione che potessero esserci interessanti confronti tra le parti. Bastano pochi minuti per non essere smentiti.
Infatti, dopo aver approvato i verbali della seduta precedente, si arriva al secondo punto all’ordine del giorno, ossia la modifica dello Statuto del Centro Sociale Polivalente. Sul tema relaziona il consigliere del P.D. Gerardo Santosuosso. Replicano Mario Pesca, Antonio Domini e Gianluigi Giuliano. Maggiore equità dello statuto, modifica di alcuni termini in esso presenti e giudicati discriminatori, eliminazione del registro degli iscritti al circolo, modifiche al sistema di voto, all’elettorato attivo e passivo e istituzione di un registro comunale dei domiciliati sono le proposte della minoranza, che però non sembrano accettate dall’altra parte. Subito si innesca la polemica con il consigliere Pesca che accusa la maggioranza di chiudersi a riccio impedendo ogni forma di collaborazione. Non risparmia le polemiche neanche Antonio Domini che giudica illegittimo in alcuni punti lo Statuto. Vista la complessità del tema e il forte dibattito innescatosi il Presidente del Consiglio Abate propone una sospensione della seduta per cinque minuti affinché si ridiscuta in maniera più approfondita sull’argomento. La maggioranza rifiuta e scoppia la polemica tra Giuliano e Santosuosso. “L’amministrazione – afferma Giuliano - non dimostra il giusto rispetto verso un tema così delicato come quello degli anziani”. La tensione è palpabile, in aula ci si accusa a vicenda volano pure parole pesanti. Quanto stava accadendo lascia perplesso anche il consigliere di Rifondazione Comunista Pippo Vano “La mia impressione – afferma nel suo intervento – è che si voglia politicizzare il Centro Sociale Polivalente, dunque Rifondazione Comunista si astiene dalle votazioni”. Non senza difficoltà si procede al voto. Risultato: modifiche allo Statuto proposte dalla maggioranza approvate (con una modifica terminologica in un emendamento proposta dall'opposizione).
Chiuso il dibattito sul Centro Sociale Polivalente si passa al punto successivo inerente l’individuazione di un’area per la costruzione da parte dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Salerno di dodici alloggi. Rispetto al punto precedente, la discussione sul tema è molto pacata. Relaziona il sindaco Franco Alfieri che sottolinea la carenza ad Agropoli di alloggi economico-popolari “ne servirebbero 200 afferma il primo cittadino”. Il tema della discussione si basa sull’individuazione dell’area in cui edificare le opere. L’amministrazione ne individua quattro in base al Piano Regolatore in via d’approvazione: Moio, Mattine, Fuonti, Frascinelle, prediligendo quest’ultima. Perplesso Antonio Domini che si domanda in base a quali valutazioni sia stata scelta Frascinelle. Risponde parzialmente il Presidente Abate fornendo motivazioni di natura economica: “Scavi e sistemi fondiari permettono una minore spesa a Frascinelle”. Anche in questo caso la proposta della maggioranza viene votata positivamente.
Sono le 20.25 quando si vota, e sarà l’ultima votazione del giorno. Quando infatti il presidente del Consiglio annuncia le interrogazioni della Minoranza l’altra parte dell’aula abbandona il Consiglio. Manca il numero legale, si cerca di fare l’appello ma anche la minoranza delusa abbandona: “Volevo presentare un’interrogazione inerente l’insensibilità dell’attuale amministrazione verso le persone più deboli, i portatori di Handicap e le loro associazioni – afferma sconfortato Gianluigi Giuliano -. Avevo intenzione di proporre una variazione di bilancio per contribuire ad alleviare i loro disagi. Presenterò comunque l’interrogazione per iscritto”. Delusione anche tra gli altri consiglieri di Minoranza che protestano con il Presidente del Consiglio. “Nel prossimo Consiglio Comunale le nostre interrogazioni dovranno essere discusse ad inizio seduta”, affermano.
Ad assistere al Consiglio Comunale ieri, come del resto spesso accade, vi erano meno di cinquanta persone ma probabilmente, alla luce di quanto accaduto, la prossima seduta sarà molto più affollata. Forse infatti c'è molto disinteresse da parte dei cittadini per la politica, ma questi ultimi potrebbero essere attratti dallo "spettacolo" che a quanto pare non manca.
Ernesto Rocco







