Gorga: valorizzazione del fagiolo regina. Il Programma 2012
Tutto pronto a Gorga di Stio (Sa) per l’iniziativa di valorizzazione del “Fagiolo Regina”, che si terrà sabato 18 e domenica 19 febbraio nel centro del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
La due giorni sarà dedicata alla degustazione del legume, che sarà offerto sotto forma di zuppe, stufati e altre gustose ricette tradizionali sulle tavole imbandite nelle cantine e nei palazzi gentilizi del centro storico di Gorga.La manifestazione sarà anche occasione per dibattere sulle possibilità di sviluppo dell’economia locale: esperti del settore scientifico, economico ed agroalimentare indicheranno le strategie da adottare per favorire l’immissione sul mercato del “Fagiolo Regina” e creare una filiera che, attraverso la commercializzazione del prodotto tipico, incentivi l’ospitalità rurale e il turismo sostenibile. La manifestazione, finanziata con fondi del PSR Campania 2007-2013 (Piano di Sviluppo Rurale, misura 313), è organizzata dal Comune di Stio (Sa), guidato dal sindaco Pasquale Caroccia, ed è realizzata dall’Ente per lo sviluppo sostenibile “I piccoli campi srl”, presieduto da Anna Pina Arcaro.
Il programma
- DEGUSTAZIONE DEL FAGIOLO REGINA (centro storico, DALLE 18)
- PREMIAZIONE DEL MIGLIOR PIATTO (centro storico, ORE 21)
- “LI CUNTI CANTANNO ” CHITARRA BATTENTE E CANTI DI DOMENICO CAMPITIELLO, MAESTRO LIUTAIO DI STIO
Domenica 19 febbraio - WORKSHOP “STRATEGIE ETICHE DI MICROFILIERA” (Gorga, Centro di Educazione Ambientale, ore 16, a cura dell’Ente per lo sviluppo sostenibile “I piccoli campi srl”).
Interventi di: Rosa Pepe (CRA/ Centro di Ricerca per l'Orticoltura di Pontecagnano, Sa, referente del progetto Agrigenet Informa); Massimo Zaccardelli (ricercatore presso il CRA/ Centro di Ricerca per l'Orticoltura di Pontecagnano,Sa); Enrica De Falco (Facoltà di Farmacia UNISA), Antonio Vacca (nutrizionista), Mario Infante (endocrinologo), Maurizio Del Bufalo (consulente Onu), Gerardo Russo (esperto di comunicazione e marketing). Coordina il giornalista Enzo Landolfi.
- DEGUSTAZIONE DEL FAGIOLO REGINA (centro storico, DALLE 18)
- A TAVOLA CON LA STAMPA (centro storico, ORE 21)
- MUSICA E FOLKLORE CON L’ORGANETTO DI GIUSEPPE CIULLO, CAMPIONE NAZIONALE
Il menù
Crostini con crema di fagioli; bruschette di fagioli; pizzette con fagioli; scarole e fagioli; insalata di fagioli; borragine e fagioli; fagioli alla cilentana; orecchiette pancetta cicorie e fagioli; vellutata di fagioli e castagne con spezzatino di cinghiale; pasta e fagioli; soffritto e fagioli; lagane e fagioli; cinghiale con crema di fagioli; fagioli con salsiccia in umido; cotrecchie (cotiche) e fagioli; crostata di fagioli; gnuoccoli e fagioli con involtini di cotica e crostini; ; lasagna con fagioli al forno; torta della Regina, dolci.
Gorga: storia, natura, tradizioni
Gorga, dal tardo latino gurges- tis, gorgo, fiotto d'acqua, è un piccolo borgo di 353 anime, posto a 536 metri sul livello del mare, incastonato alle pendici di Monte Le Corna da cui sgorga il fiume Alento. Ricca di boschi, castagneti, fonti, la piccola frazione di Stio, all’alba dell’anno Mille, era già un’importante colonia basiliana. Qui i monaci edificarono chiese, monasteri e ben cinque mulini, facendo di Gorga e Stio due centri di scambio importanti e strategici per tutto il Cilento interno. Ben pochi sono i resti di quel che rappresentò Gorga al tempo della grande permanenza basiliana nel Cilento: del più antico cenobio, il Monastero di Santa Maria Capogrosso, non rimane traccia, così come della Grancia di San Lucido, di cui si ha notizia sino al 1167, e del Monastero di San Gennaro. Ben conservate, invece, la Chiesa di San Gennaro, testimonianza dalla grande devozione per il santo partenopeo, e la cappella di Santa Sofia, venerata in molte località del Cilento interno.







