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Ad Agropoli e nel Cilento scioperano i dipendenti Yele

📅 11/06/2008 · 📰 CronacaAgropoli

Null
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Un giorno senza raccolta e ad Agropoli è già caos rifiuti. Il problema sta esasperando molti quartieri cittadini, soprattutto le zone adiacenti il centro e il lungomare San Marco. Il problema non sembra essere la quantità di spazzatura rimasta per strada causa lo sciopero dei dipendenti Yele, ma la mancanza di un piano rifiuti all'altezza. Procediamo per gradi: oggi i dipendenti della cooperativa Yele hanno scioperato. Da mesi sono senza stipendi ed hanno così deciso di radunarsi presso i municipi dei comuni di competenza del consorzio per protestare contro la situazione di fatto esistente.

Ad Agropoli, i lavoratori sono riusciti a sbloccare un finanziamento che darà nuova linfa alle casse della Yele, ma fin quando tutti i comuni morosi non faranno lo stesso, è difficile che la situazione migliori. Intanto, mentre i dipendenti scioperavano, i rifiuti rimanevano in strada. Da mesi infatti, il comune sta provvedendo ad eliminare i cassonetti per l'indifferenziata, soprattutto nelle zone centrali e più frequentate della città. I cittadini sono così costretti a lasciare le buste con i rifiuti per strada o sui marciapiedi. Il risultato è quello sopra descritto: è bastato un giorno senza raccolta per mandare in tilt alcune zone del paese. Le foto di seguito riportate si riferiscono all'incrocio tra le centralissime via Giolitti e via Quintino Sella. Qui, e in via Carducci dove sorgono numerosi condomini alcuni più alti di dieci piani, la spazzatura lasciata lungo la strada invade vie e marciapiedi, e questi ultimi spesso diventano impercorribili per la presenza di buste e cartoni. Stesso problema nelle vie adiacenti San Marco. Come se non bastasse, le modalità di raccolta non trovano il benestare di tutti: “Da quando hanno tolto i cassonetti – afferma un residente di via Giolitti – la gente è solita lasciare le buste all'incrocio tra via Giolitti e via Sella, così come è stato consigliato dai dipendenti comunali competenti. Tuttavia soprattutto d'estate ciò provoca grandi disagi soprattutto a coloro che abitano ai piani bassi dei condomini. Nonostante il caldo siamo costretti a chiuderci in casa per evitare che la puzza dei rifiuti lasciati per strada possa penetrare”. Ormai la raccolta differenziata preceduta da una imponente campagna di sensibilizzazione sembra essere l'unica strada per risolvere il disagio. L'amministrazione sembra voler percorrere questa strada, ma proprio contro i ritardi della differenziata punta il dito Legambiente per spiegare il caos che si è creato. Fortunatamente Agropoli è un'isola felice rispetto a molte altre località soprattutto del napoletano che soffrono il problema in maniera ben più grave, tuttavia sarebbe meglio affrontare il problema ora, in vista della stagione estiva e prima del grande afflusso di turisti di luglio e agosto.

Fonte: infoagropoli.it

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