Incontro Pubblico - Petrolio: quanto siamo disposti a pagare?
Ieri pomeriggio, presso l'Aula Consiliare in Piazza Umberto I a Padula, si è tenuto l'incontro pubblico organizzato dal Comitato Cittadinanza Attiva “Petrolio: quanto siamo disposti a pagare?”.
A seguito dei saluti del Sindaco di Padula Paolo Imparato, che con fermezza ha riconfermato il proprio NO al petrolio, Settimio Rienzo, in rappresentanza del Comitato Cittadinanza Attiva, ha aperto i lavori esponendo i punti salienti del “progetto Montecavallo”che la società Shell ha presentato ad alcuni comuni della Basilicata e del Vallo di Diano definendo i tempi di approvazione, le aree coinvolte e le fasi di esecuzione del progetto ma soprattutto sottolineando come la società, pur essendo conscia di operare in zone vincolate a livello ambientale, sia pronta al monitoraggio e ad eventuali trivellazioni. I rischi idro-geologici inerenti il territorio sono stati ampiamente esposti nell'intervento della Geologa Marianna Iannone che, sulla scia della relazione presentata qualche anno fa dal Prof. Geologo Franco Ortolani, ha fatto notare come l'inquinamento delle falde acquifere e l'elevata possibilità di terremoti siano conseguenze inevitabili che la costruzione di pozzi petroliferi creerebbe.
Gli effetti economici che il petrolio provoca sono stati descritti da Antonio Bianculli, esperto di marketing, che ha evidenziato come la qualità dei prodotti alimentari provenienti da settori agricoli, lattiero-caseari e affini possa drasticamente abbassarsi. Difatti, tali prodotti essendo manipolati con acque inquinate non riuscirebbero piu' a trovare mercato in quanto non pensati come prodotti provenienti da territori salubri.
I possibili rischi e danni a cui il territorio potrebbe andare incontro sono stati maggiormente avvallati da chi sta già pagando da anni la costruzione di pozzi petroliferi. Dalla vicina Basilicata le testimonianze di Antonio Bavusi, responsabile tecnico dell'associazione OLA che si interessa da tempo dei disastri che il petrolio ha portato ai territori lucani, e il lungo e forte intervento del Dott. Gianbattista Mele sulle malattie (tumori, leucemie, malattie respiratorie e cardiache) strettamente connesse all'estrazione del petrolio, hanno scosso la folta platea intervenuta che anche tramite una serie di immagini ha potuto realmente rendersi conto della drammatica situazione creata dalle grandi multinazionali che hanno investito in tutta la Basilicata.
A conclusione di questo interessante incontro pubblico, il Sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino, del Vicesindaco di Montesano sulla Marcellana Giuseppe Rinaldi e del Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta, hanno riconfermato il proprio NO al petrolio in quanto non è un possibile sviluppo per il Vallo di Diano e per i nostri territori che appartengono ad una cultura e ad un retaggio che differisce da questo tipo di economia.
Il messaggio conclusivo è quindi quello di fare rete tra i vari Comuni del Vallo di Diano, di essere compatti e uniti per evitare che il petrolio ci distrugga.







