La Bcc dei Comuni cilentani regala le copie della Costituzione ai giovani ed agli studenti
La Costituzione italiana compie 60 anni e la Bcc dei Comuni cilentani vara un’iniziativa per promuoverne la conoscenza tra gli studenti. Il prestigioso istituto di credito che ha sede ad Agropoli in questi giorni ne sta distribuendo le copie ai giovani in generale ed agli studenti che sono chiamati a sostenere gli esami di licenza media e di maturità. In particolare, a ricevere in omaggio il libricino con i 139 articoli della Costituzione sono gli allievi che frequentano l’ultimo anno delle scuole medie e delle superiori nell’area di competenza della Banca, tra cui appunto le cittadine di Vallo della Lucania, Agropoli e Castellabate. L’originale iniziativa, voluta dal presidente della Bcc dei Comuni Cilentani, Lucio Alfieri, ha trovato il pieno appoggio del cda ed è stata realizzata con il coordinamento operativo del direttore Vincenzo Barone.
Per spiegare la proposta ai giovani cui è rivolta, il presidente Alfieri ha citato nell’introduzione dell’opuscolo gli articoli 47 e 45 della Carta, laddove si sancisce che la Repubblica italiana “incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito”, nonché “riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata”. «Una banca, come la Bcc dei Comuni Cilentani, riceve la sua investitura e trova il suo posizionamento all’interno del sistema statale innanzitutto grazie alla Costituzione – spiega il presidente Alfieri – E, in occasione dei suoi 60 anni, ci siamo interrogati sul contributo, anche simbolico, che potessimo dare a questa ricorrenza. Per questo abbiamo voluto compiere un piccolo gesto di celebrazione, pubblicando un volumetto che, nell’era di internet, grazie la sua fisicità offre una pronta consultazione e può aiutare a fissare i concetti e a rendere familiare il progetto fondante dei nostri antichi Padri».
In questa idea si inscrive anche la citazione, inserita all’inizio della pubblicazione, con le parole che Piero Calamandrei rivolse nel 1955 agli studenti toscani per commemorare l’evento. «La Costituzione – disse Calamandrei – non è una macchina che, una volta messa in moto, va avanti da sé. Voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come vostra; rendersi conto che nessuno di noi nel mondo è solo… che siamo parte, parte di un tutto, nei limiti dell’Italia e del mondo». E ancora: «In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutti i nostri dolori, le nostre gioie. E, a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane… Dietro ogni articolo voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo…che hanno dato la vita perché libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Non è una carta morta, è un testamento. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione».







