I Conti dormienti
          Sembra incredibile eppure in Italia viene stimata in diverse centinaia di milioni  di euro la cifra relativa ai cosiddetti conti dormienti. In base al DPR 116 del 22 Giugno 2007 si definisce come ‘dormiente’ un conto bancario o postale che non riceve una qualsiasi forma di movimentazione dal proprio proprietario per oltre 10 anni.
Se ad esempio il 1 Gennaio 2001 il Signor Rossi ha depositato in banca una certa cifra, e da allora e per almeno dieci anni, sullo stesso conto non sono stati effettuati prelevi, depositi o movimentazioni di denaro, quel conto a termini di legge viene considerato come dormiente.
Al di là degli aspetti più curiosi, i conti correnti dormienti acquisiscono implicazioni importanti a proprio in virtù del DPR 116 del 2007 che prevede la possibilità da parte dello stato di prendere possesso di questi conti e di destinarli secondo le diverse esigenze a quello che è stato battezzato come il Fondo contro le frodi finanziare. Si tratta di un fondo istituito per risarcire quegli utenti che hanno perso i loro depositi o i valori dei propri conti correnti a seguito di frodi finanziare o irregolarità gestionali da parte dell’istituto bancario di provenienza. 
In difesa di quei risparmiatori ‘distratti’ possessori di conti dormienti, la legge ha previsto che gli istituti bancari di appartenenza avvisino per tempo i propri clienti circa la possibilità di perdere le somme depositate; a seguito dell’avvenuta comunicazione da parte della banca, i clienti hanno poi 180 giorni per provvedere a movimentare il conto in questione, prelevando o depositando denaro o spostando verso altri conti depositi o strumenti finanziari alternativi come assicurazioni vita, fondi di investimento o azioni di borsa.
        






