VALLO DELLA LUCANIA_IL VESCOVO CONVOCA I GIORNALISTI
di Marisa Russo | BlogLA PASQUA COME RICHIAMO A SAPER VIVERE L’ESISTENZA UMANA
Introdotto dal responsabile dell’Ufficio Stampa della Curia, Don Valeriano, S.E. Monsignore Ciro Miniero Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania ha accolto alcuni rappresentanti dell’informazione sul territorio convocati nell’Episcopio. Il Vescovo giovanile, moderno con carisma e sorriso comunicante serenità si è rivelato subito con affermazioni di una rinnovata impostazione religiosa che non trascende l’umano. Ha evidenziato l’importante messaggio cristiano della Pasqua per l’umanità, come stimolo ad essere capaci di vivere, al di là della resurrezione in un oltre, imparando ad attraversare i sacrifici, i dolori, superandoli con forza e “risorgendo” da questi anche nella vita terrena, sempre con rinnovata forza. Il Vescovo Miniero è apparso come degna immagine di una Chiesa che si rinnova, che ha sguardo più attento alle vite umane proponendo l’impegno e la forza affinchè queste siano serene e con le gioie profonde di chi sa vivere con sensibilità e sentimenti degni, non una via crucis sterile, non una cultura della sofferenza e del dolore espiativo fine a sé stesso, troppo spesso predicato da alcuni religiosi. “Sia una Pasqua di recupero di energie, recupero di unione nelle famiglie” ha affermato, non dimenticando di ricordare che questa festività apparteneva alla tradizione ebraica, adottata poi anche dalla Chiesa Cattolica. “Dobbiamo entrare profondamente nella realtà umana, il Signore è dentro la vita umana”_ ha continuato. Rispondendo alla psicologa Mariarosaria Battagliese che evidenziava la carenza di sacerdoti preparati, idonei alla comunicazione con i giovani e con coloro che hanno problemi di sofferenze esistenziali, ovvero di sacerdoti educatori, ribadiva che la Chiesa ha preso coscienza di tali problematiche, in particolare con le giovani generazioni e, in linea con la Conferenza Episcopale, il decennio 2010_2020 continuerà a vedere impegnati i catechisti affinchè , non arroccati su un passato, trovino nuovi metodi di comunicazione educativa. Sguardo sempre più attento ed interessato da parte della Chiesa è rivolto all’informazione ed alla comunicazione giornalistica che ha una responsabilità considerevole nello sviluppo della società. Sollecitato da una mia domanda che, evidenziando la grande antica sacralità di questo territorio, dai monaci Basiliani a quelli Benedettini, a cui non sembra corrispondere una attuale profondità spirituale, chiedeva se si può sperare in un futuro migliore recuperando gli echi del passato, rispondeva affermativamente dichiarando di voler ripristinare anche un maggiore dialogo con i Benedettini di Cava ed affermando la disponibilità di questa popolazione pur se tendenzialmente chiusa ad innovazioni. Ha mostrato di conoscere il territorio rispondendo di pensarci a chi ha chiesto se era a conoscenza della personalità del defunto Padre Giacomo di Agropoli, esempio di frate carismatico, molto amato, vissuto secondo la rigida regola francescana , improvvisamente deceduto e che ha proseliti ferventi che sperano per lui in un processo di Beatificazione. In contrapposizione non è mancato chi ha posto il problema del parroco di Stella Cilento mal visto dalla maggioranza dei suoi parrocchiani, con consequenziali varie problematiche. Richiamate dai rappresentanti dell’informazione anche le posizioni di varie confraternite, con 2500 congregati, che troppo spesso si allontanano dagli impegni statutari, divenendo solo Comitati Festa folcloristici in alcune festività, lontani anche dai loro percorsi simbolici originari di concentrazioni di energie. Sempre con molta diplomazia il Vescovo ricordava però l’importanza in queste istituzioni del principio di uguaglianza che avvicina i componenti, azzerando le differenze sociali.
Un compito arduo, in questo tempo ed in questa società, ma favorito da questo spazio vicino alla Natura, quello affidato a Monsignore Miniero, se vuole incidere in un rinnovamento d’iter coinvolgente e d’ascesa, che, ispirandosi ai valori antichi, sappia nel presente condurre verso una qualità di vita migliore che, nell’elevarsi della spiritualità, soddisfi di conseguenza le migliori, diversificate aspettative della persona nel suo complesso.
La speranza la sua impostazione me l’ha data, esaltata, all’uscita, dalla pioggia purificatrice.
Psicologa Battagliese Mariarosaria
(foto in alto Vescovo Miniero e responsabile U.Stampa Don Valeriano)
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