Libri: Vitina Maioriello si racconta in tre testi
Vitina Maioriello, ragazza 32enne, paraplegica in seguito a incidente stradale, residente a Campagna in provincia di Salerno. Laureata in Scienze del Servizio Sociale, giornalista pubblicista per il quotidiano salernitano “La Città”, impiegata in un’azienda salernitana. Autrice di tre testi:
- TRAMONTO, BUIO, LUCE - nasce come biografia di Vitina divenuta paraplegica in seguito ad un incidente stradale: un pirata della strada la investe e in un secondo la sua vita di bambina spensierata (il tramonto) si trasforma in una lotta contro il dolore ed il destino (il buio) per poi trasformarsi in una nuova esistenza, ricostruita da zero ma ugualmente piena di gioia, di sentimenti, di amore (la luce). Questo romanzo autobiografico è molto di più. È la descrizione di una traiettoria imprevedibile che si abbassa nella cupa disperazione e ritrova le altezze dell'amicizia e dell'amore. Vitina riesce a parlare con semplicità e freschezza di quante le è accaduto, facendo della sua esperienza il simbolo della forza dell'ottimismo. La positività che traspare dalla sua prosa riesce nel difficile intento di parlare di tragedie e dolore col sorriso sulle labbra, regalando al lettore una carezza che è conforto e sostegno. Tramonto, buio, luce è una poesia, un inno, un canto alla vita che tanti giovani oggi non apprezzano e distruggono. Un libro che ti prende sin dalle prime pagine, ti travolge, non ti consente di interromperne la lettura, t’insegna il valore della vita che va vissuta sempre positivamente, senza cedimenti alle infinite difficoltà che la costellano. Lo stile è scorrevole, piacevole, poetico. Dal tramonto temuto dopo l’incidente automobilistico si passa al buio delle dolorose esperienze. Infine ritrova la luce, più intensa, più viva, più calda di quella che aveva preceduto il tramonto, la luce che ora la illumina, la mette a fuoco, la esalta e la rende una donna straordinariamente capace di affrontare le difficoltà della vita, di gioire, di godere. Fine osservatrice, sa riflettere sulle sue esperienze personali, le analizza, ne trae stimolo a continuare a vivere facendo in modo che il tramonto ed il buio alimentino sempre più la luce che ora l’avvolge, la esalta nelle sue qualità umane, la proietta in un futuro che non sai immaginare se non nel segno del successo che da sola si è costruita e che tutti avvertiamo come emblema di una persona che dal dolore ha saputo trarre l’insegnamento a vivere la vita nelle sue mille sfaccettature di un poliedro. Un poliedro le cui facce aspettano di illuminarsi tutte di luce intensa, senza ombre e senza tramonti.

- IL NULLA E IL SUICIDIO GIOVANILE - è una sorta di avventura fra le nebbie della società contemporanea. Come Diogene, l’antico filosofo greco sempre alla ricerca di qualcosa di veramente umano ed autentico, l’autrice ha avuto il coraggio di prendere in mano la lanterna e di seguire fino in fondo l’io disperato, fino a scovare nel nulla l’inquietante verità che si nasconde dietro il rifiuto della vita in età giovanile. Il libro di Vitina non si ferma all’analisi sociologica del problema, ma resta sempre attento alla persona che si cela fra le statistiche, spesso definitivamente inghiottita dalla fredda analisi dei fenomeni e dei dati. Fedele a questo approccio tipicamente umano il libro procede con determinazione, fino ad individuare nella desolazione del nichilismo il dramma principale della società contemporanea. L’autrice si spinge così nei luoghi disperati dell’animo umano, dove regna l’assenza di speranza e l’angoscia di vivere, ponendosi domande sul ruolo dei media e sull’apporto importante e delicato della prevenzione, guardando all’educazione morale e all’educazione ai valori come strategia fondamentale per ritrovare il senso della vita. Il libro scava nella disperazione dell’uomo contemporaneo, nell’assenza di speranza, nell’angoscia di vivere, nel ruolo esercitato dai mass media, per poi proiettarsi nella proposta di prevenzione, nella prospettiva da me fortemente voluta e condivisa dell’educazione morale e dell’educazione ai valori, per ritrovare il senso della vita. Insomma un libro autentico, che non si limita al tentativo di comprendere meglio le dinamiche di un fenomeno così drammaticamente attuale, ma che si sforza davvero di guardare alle profondità dell’animo umano, alla sua solitudine e soprattutto alla sua disperazione, proprio quando questa diventa senza più speranza…
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