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Chiusa la campagna elettorale di Franco Alfieri con il comizio di giovedì 3 maggio

📅 venerdì 4 maggio 2012 · 📰 PoliticaAgropoli

franco alfieri in piazza agropoli
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«Da Agropoli deve partire un messaggio forte, di una comunità unita, autorevole e rispettata»


Il primo pensiero è per la piazza, gremita, che lo accoglie con calore, con entusiasmo. Per la gente che ha incontrato in queste settimane nel suo lungo giro per i quartieri. Franco Alfieri ha chiuso la sua campagna elettorale con il comizio che si è tenuto giovedì 3 maggio in Piazza Vittorio Veneto. «La vostra grande presenza questa sera è un gesto di affetto, di amicizia, di stima, di fiducia. Ciò significa che ad Agropoli la politica ha saputo svolgere il proprio ruolo, quello di stimolare e provocare il destino, anticipando i tempi e garantendo risposte alle esigenze dei cittadini», ha esordito il candidato alla carica di sindaco di Agropoli.

Non manca una stoccata iniziale agli avversari. «Descrivono una realtà falsa, quasi catastrofica – dice – perché hanno una visione diversa della gestione amministrativa. Sono vuoti di programmi, di esperienza, di idee e della capacità di leggere la realtà. Noi abbiamo fatto investimenti, altro che debiti così come dicono loro. Abbiamo utilizzato l’8 per cento del bilancio, evitando spesa non prioritaria, per investimenti in opere e servizi strategici, che hanno generato sviluppo e ripresa, l’orgoglio ad un’intera comunità. Ed è solo l’inizio di ciò che deve ancora avvenire».

Poi le precisazioni sull’acquisizione del castello «per noi un simbolo della città, un bene culturale prezioso, che ha permesso di regalare un sogno a tante giovani coppie», e sull’Agropoli Servizi «che ha dato dignità lavorativa a tante persone e permesso al Comune di avere un servizio di grande efficienza per la manutenzione degli impianti sportivi, del depuratore, del verde pubblico, dei parcheggi»

franco alfieri


«L’interpretazione della politica non è un mero conteggio – ha affermato ancora Franco Alfieri - Ci saranno ancora anni straordinari, con una prospettiva di sviluppo che tutti ci attendiamo».



«Vi chiedo il consenso non per quello che abbiamo fatto fino ad oggi, ma per quello che riusciremo a realizzare nei prossimi anni. Sono state fatte cose che non sono accadute altrove, che non sono solo di Agropoli, ma di un intero territorio, con la nostra città che è ormai autorevole e si pone come capofila per altre realtà».

E sul futuro, Franco Alfieri è chiaro. «La crescita è un processo, non un evento casuale. Vogliamo farlo senza aspettare decreti di Monti, così come già dimostrato fino ad oggi. Punto principale è il turismo, perché è un settore che interagisce con tutti gli altri, dal commercio, alla ricettività. Dobbiamo puntare sul turismo culturale, attraverso il castello, il museo civico, la fornace che sarà sede di una mostra sull’archeologia industriale, con la complementarità con Paestum. Dobbiamo sfruttare la risorsa naturalistica: su Trentova Tresino è già stato firmato un protocollo di intesa con Castellabate e il Parco del Cilento, ci sarà un centro visite in collaborazione con Legambiente. Avremo un cineteatro all’avanguardia, potenzieremo il porto che dovrà diventare una vera marina e motore concreto dello sviluppo. Dobbiamo puntare al turismo religioso. Importanti sono anche i grandi eventi e la movida, con Agropoli che deve essere la città del Parco».

«Oggi c’è una pianta che abbiamo messo a dimora, che deve produrre il frutto più importante, il lavoro, la nostra grande scommessa – ha concluso Alfieri – Noi pensiamo ad un futuro di speranza. Ci siamo, ora bisogna lanciare un messaggio forte, quello di una comunità unita, rispettata e che non vuole essere più mortificata».

C.Stampa

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