DIETA MEDITERRANEA: ANDRIA, PATRIMONIO ECCEZIONALE DEL SUD
“La mozione relativa al riconoscimento della dieta mediterranea come patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ rappresenta un grande segnale di crescita culturale: e’ l’orgogliosa rivendicazione di un retaggio che per larga parte appartiene alla comunita’ nazionale” ma “e’ soprattutto la testimonianza di un impegno deciso e forte teso all’affermazione di una concezione attiva della qualita’, delle tipicita’ locali, della loro distintivita’”. Lo dichiara il senatore del Pd Alfonso Andria, ministro ombra delle Politiche Agricole, intervenendo sulla mozione per il riconoscimento della Dieta Mediterranea come patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ secondo le procedure di ratifica ed esecuzione della “Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale”, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla XXXII sessione della Conferenza generale dell’UNESCO. “L’Italia e in particolare il Mezzogiorno detengono un patrimonio davvero eccezionale anche con riguardo alla produzione ed alla presenza degli alimenti caratterizzanti la dieta mediterranea: pomodoro, olio di oliva, pasta, pesce azzurro e vino”. Andria ha sottolineato l’importante contributo dato alla ricerca in una realta’ territoriale come la Campania, e particolarmente, la Provincia di Salerno ricordando la figura dello scienziato Ancel Keys. “Vissuto per oltre 40 anni sulla costa del Cilento, a Marina di Pollica, dove attivo’ un laboratorio di ricerca comparata tra vari Paesi con abitudini alimentari del tutto differenti, Ancel Keys fu il primo a studiare con rigore scientifico il ruolo dell’alimentazione nella prevenzione delle patologie cardiovascolari. Lo scienziato e’ considerato, infatti, padre della dieta mediterranea, la cui denominazione e’ dovuta proprio a lui”. “Ancel Keys e’ recentemente scomparso ultracentenario. Due anni prima della sua morte, nel 2004, il Ministro della salute, professor Girolamo Sirchia, su mia richiesta - ricorda Andria all’epoca presidente della Provincia di Salerno - conferi’ al professor Keys la Medaglia al merito della salute pubblica. L’attivita’ di ricerca prosegue oggi, coordinata dal professor Jeremiah Stamler e dall’Associazione “La nuova scuola medica salernitana” che coniugano le competenze scientifiche con il retaggio culturale e la tradizione storica della piu’ antica scuola di medicina del mondo occidentale”. Andria ha poi proseguito: “La dieta mediterranea e’ la sintesi storica della civilta’ delle popolazioni del Mediterraneo, che hanno tramandato, da una generazione all’altra, una forte identita’, robuste radici ed un paesaggio dalle caratteristiche inconfondibili. L’insieme di questi fattori rappresenta un patrimonio non solo di cultura della salute, ma di rivalutazione antropica del rapporto dell’uomo con il cibo. Sacralita’ del cibo, senso della parsimonia e soprattutto le caratteristiche del cibo, fatto dei cosiddetti piatti poveri, sono stati gli elementi portanti di uno stile di vita che permette di vivere in buona salute”. “Il prestigioso riconoscimento dell’UNESCO attraverso la candidature e, quindi, l’auspicata iscrizione nella lista del patrimonio culturale dell’umanita’ - ha concluso Andria - conferira’ di certo sul piano internazionale una formidabile promozione alla dieta mediterranea”.(AGI)







