CASTELLABATE_ “RINASCERE” PER CAPIRE LA VITA, L’ARTE PER COMUNICARLA
di Marisa Russo | BlogPRESENTAZIONE DEL “COMITATO PER LA VITA”
Patrocinata dal Comune, a San Marco di Castellabate, la “Serata per la vita”è stata particolarmente emozionante, con un’atmosfera di sacralità sottolineata dal luogo accanto alla Chiesa dedicata al Santo, sulle cui gradinate i partecipanti sono stati coinvolti dall’Arte, tra musica, canto, teatro, danza e poesia per comunicare un’emozione vissuta e forse mai del tutto spentasi! Si è celebrato infatti l’anniversario del ritorno alla vita di Remo Guercio. L’esperienza vissuta da Guercio, colpito un anno fa da infarto, dichiarato in fin di vita, trasportato in vari ospedali, caduto in coma senza speranza per i medici, poi risvegliatosi al di là di ogni speranza, ha del misterioso. Egli racconta di aver fatto un viaggio nell’al di là, di essere stato miracolato e quindi tornato nella vita terrena, come anche altri hanno affermato. Certo è, comunque, che questa esperienza ha a lui cambiato il senso della vita. E’ forse spesso necessario risvegliarsi, dopo una forte esperienza che sfiora la morte, per capire il dono della vita e come usarlo, dando giusti valori ai momenti dell’esistenza, per diversificare gli obiettivi e lo stile di vita. Il volto di Guercio sembra comunicare un’intensità emotiva ed una profonda dolcezza, mentre annuncia la costituzione del “Comitato per la Vita” e la sua intenzione di aiutare chi attraversa il difficile cammino della sofferenza. Così come nel nuovo senso della vita vuole fare più spazio all’Arte che riesce a comunicare forti emozioni ed a dare alla vita una migliore qualità. Filo conduttore della serata artistica è stato il canto della giovanissima Melania Cobucci di Battipaglia, bella voce, instancabile, di una ormai rara semplicità. L’Associazione Culturale Pentarte di Albanella, presidente Angelo Arciello, con la Compagnia Teatrale “Artisti per caso”, ha presentato, con la regia di Pia Zito, aderente al tema, lo sketch “Dal Medico”, una rivisitazione tratta da una pièce di Franca Rame e Dario Fò, in versione in vernacolo, una umoristica denuncia delle poche capacità diffuse della categoria medici. Il secondo sketch “Tutta colpa dell’ascensore” è stato teso ad esorcizzare la morte con molta ironia, riadattato da un brano di Franco Roberto, è stato introdotto dalla musica e canto di Murolo e Mia Martini in “Cu mme” ed intercalato da una Ninna Nanna anche danzata da due ballerini. Sulle note del violino di Salvatore Accardo sono state declamate due poesie sempre dedicate e scritte per Remo Guercio, “Remo tu sai perché” di Adriana De Metrio di Pisciotta e “Il sapore della vita” di Doriano Aquino. Non sono mancate parole di esaltazione alla terra cilentana in “T’aggia ricere grazie” di Amedea Lampugnani. Un plauso va a tutti gli interpreti. L’impegno delle compagnie amatoriali che riconoscono il valore della comunicazione artistica e vi si dedicano con entusiasmo è encomiabile. Scrivere e richiamare l’attenzione su di loro è di grande soddisfazione e lo si fa con grande gioia, con la speranza che sempre più persone si sperimentino in questi linguaggi che danno maggiore intensità alla vita! La prossima volta vogliamo vedere tutti i loro nomi scritti sulle locandine……un piccolo atto di riconoscimento che meritano! Le conclusioni sono state affidate a danze varie dal liscio alla tarantella…….con appuntamento al prossimo anno.
Melania
Guercio
Presidente e regista
Sui gradini della chiesa
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