Omicidio Castellabate, continuano le indagini ed emergono particolari contraddittori sulla versione della ragazza
Omicidio Castellabate - Non si spengono i clamori dell’efferrato omicidio di Giuseppe Niglio avvenuto a Santa Maria di Castellabate e ogni giorno che passa ci sono novità sotto l’aspetto delle indagini. Come si ricorderà una ragazza minorenne di origini tunisine accusava l’uomo di Santa Maria e questi venne accoltellato e ferito mortalmente dal padre della ragazza Moukhtar Rihai alla vigilia del matrimonio del figlio di Niglio.
La ragazza dichiarava che l’uomo le aveva offerto un passaggio a scuola, l’alberghiero di Vallo Scalo, ma prima di arrivare sul posto l’aveva portata nei pressi della diga dell’Alento e tentato lo stupro, questo aveva determinato la reazione del padre della ragazza sfociata poi in omicidio.
I familiari dell’uomo trucidato hanno difeso a più riprese la memoria del proprio congiunto sostenendo che il racconto della ragazza è falso e che il padre ha agito con premeditazione perchè non ha dato nessuna spiegazione all’uomo prima di colpirlo. In effetti i familiari di Giuseppe Niglio sostengono che è impossibile che il loro congiunto sia partito da San Marco di Castellabate arrivato a Vallo Scalo passando per la diga e tornato ad Agropoli dove alle 8.03 era davanti allo zanzibar ad aspettare suo fratello per la preparazione del matrimonio.
Ora però dalle indagini emergono nuove situazioni. La ragazza sarebbe entrata in ospedale a mezzogiorno e non si sa accompagnata da chi e in modo anche tranquillo e non subito dopo essere arrivata a scuola, non si sa se la giovane è entrata o no nella sua classe, ci sono degli aspetti da chiarire e la vicenda si annuncia ancora più controversa di quanto potesse sembrare subito dopo l’omicidio.
Sergio Vessicchio - Agropoli Live







