Omicidio Castellabate, la difesa chiederà gli arresti domiciliari per Rihai
I familiari di Giuseppe stanno pensando di denunciare la moglie e la figlia per aver raccontato del falso
Omicidio CASTELLABATE - È stata depositata ieri mattina presso il Tribunale del Riesame di Salerno la richiesta di scarcerazione per Moukhtar Rihai, il 53enne tunisino responsabile dell’omicidio di Giuseppe Niglio. La difesa dell’avvocato Giuseppe Della Monica chiederà gli arresti domiciliari per il proprio assistito. Bisognerà attendere la settimana prossima per sapere, quindi, l’esito del Riesame. Rihai è , infatti, da oltre dieci giorni in carcere con l’accusa di aver ucciso intenzionalmente Niglio. Una follia omicida dettata dal fatto che il pescatore cilentano aveva abusato sessualmente di sua figlia minorenne. Un’accusa respinta dalla famiglia del 66enne pescatore nei giorni successivi all’omicidio. Familiari che, infatti, gridano al complotto nei confronti del loro Giuseppe. Sostengono che il racconto della violenza sessuale sia falso e che il tunisino abbia agito con premeditazione senza dare alcuna spiegazione alla sua vittima prima di colpirla. Starebbero addirittura pensando di denunciare la moglie e la figlia per aver raccontato del falso. Oltre alle ipotesi avanzate nei giorni successivi all’omicidio, sarebbero emersi nuovi particolari riguardanti le ore immediatamente precedenti all’omicidio. La ragazzina, come sostengono i familiari della vittima, sarebbe entrata in ospedale a mezzogiorno e non subito dopo essere arrivata a scuola. Tutto ciò sarebbe, quindi, avvenuto a distanza di ore dalla presunta violenza sessuale. Sono ancora tanti i punti interrogativi da chiarire in questa triste storia di violenza.
Antonio Vuolo Il Mattino







