Battipaglia: Alcatel avvia cassa integrazione per 31 dipendenti
Sembrava un rischio scongiurato ed invece la soppressione dell’attività di ricerca e sviluppo dell’Alcatel Lucent nella sede di Battipaglia torna in auge dopo la decisione della multinazionale di aprire la procedura di Cassa integrazione straordinaria a zero ore per 31 dipendenti su un totale di 120.
La motivazione starebbe nella crisi aziendale conseguente alla pessima congiuntura internazionale. A soli due anni dalla drammatica vertenza che trovò la soluzione nell’abbandono della parte produttiva di Alcatel, la multinazionale assesta un altro duro colpo agli assetti occupazionali. E’ per questo che i sindacati di categoria hanno indetto lo stato di agitazione.
La forza lavoro da mettere in cassa integrazione è composta da laureati in matematica, fisica, informatica, ingegneria, è altamente qualificata ma potrebbe essere estromessa definitivamente dall’unica realtà lavorativa ad alto livello tecnologico presente sul territorio salernitano.
Alcatel nel giugno del 2010 aveva sottoscritto con il Governo, gli enti locali ed i sindacati un accordo quadro per il mantenimento delle attività produttive, l’assunzione di 10 unità nell’ambito della Ricerca e Sviluppo e il mantenimento dei livelli occupazionali del sito di Battipaglia. Ma oggi multinazionale di fatto rinnega quell’accordo mettendo in cassa integrazione straordinaria (anticamera del licenziamento) 31 lavoratori.







