Castellabate: Arte e Spiritualita ’
di Marisa Russo | Blog“Poesia e Tecnologia” il tema dell’Incontro organizzato dalla Parrocchia S. Maria a Mare per la presentazione dell’antologia del Premio Nazionale di Poesia Religiosa
13 luglio ore 21
L’iniziativa di Don Luigi Orlotti, Parroco di S. Maria a Mare, mi affascinò già dalla prima edizione del 1986, quando, entrando in Chiesa, vidi sull’altare con lui personalità della Cultura che parlavano di Poesia, mentre nelle navate laterali erano esposte opere fotografiche. Quel connubio tra Religione ed Arte, in una sacralità che dall’immanente, dall’umano teso mediante l’Arte ad elevarsi verso una spiritualità, portava al divino mi emozionò molto e mi confermò come l’unione insolita nello stesso habitat sottolineava, coinvolgendo contemporaneamente, il senso dell’umano impegnato nel raggiungimento di un’elevazione. Sempre la Chiesa ha favorito l’Arte Religiosa, pittura, scultura, poesia, ben conscia della sua importanza nella crescita spirituale degli esseri umani, ma quell’impostazione portava un messaggio moderno di una visione umana non avulsa, con un richiamo efficace. Il Premio Nazionale di Poesia Religiosa continuò fino al 1996, per dieci anni, poi si arrestò. La presentazione del testo, Edizioni di Sofia, “Una minima speranza”, antologia che raccoglie i versi più belli dei poeti che sono stati protagonisti di questa straordinaria esperienza letteraria e pastorale tenutasi nella parrocchia di Santa Maria a Mare in quel decennio a Castellabate, ci riconduce al passato per un richiamo a costruire un futuro migliore. Il titolo dell’Incontro è “Poesia e Tecnologia”, volendo sottolineare una pericolosa opposizione in questa società che si allontana dalla prima travolta dalla seconda. In realtà la tecnologia deve essere un mezzo, non può divenire un fine, né dovrebbe essere, come purtroppo si diffonde, un mezzo per l’Arte sotto qualsiasi espressione. Noi stiamo parlando di poesia con un mezzo tecnologico, con una comunicazione virtuale, con un sistema che coinvolge un maggior numero di persone ed in modo più celere, ma certo il mezzo non potrà mai sostituire il contenuto, altrimenti di che scriviamo? Anche il giornalismo è in grande crisi, con il dilagare di Comunicati Stampa diffusi dagli stessi interessati, quindi di parte ed aridi, gli stessi diffusi su più organi di stampa, in una falsità, omologazione ed aridità impressionante, senza verifiche, senza lavoro sul campo, senza testimonianze. La Cultura e l’Arte sono fondamentali, altrimenti che uomini costruiamo, dei robot preoccupati solo delle comodità in una staticità fisica e mentale?
Scorci di vita vissuta, aneliti di libertà spirituale e frammenti dell’eterna ricerca del Bene e del Bello attraversano le poesie che compongono questa antologia, curata da Luigi Orlotti e Gianni Rescigno, introdotta da una nota di Franco Frattini e da una prefazione di Giorgio Bàrberi Squarotti, organizzata in tre sezioni commentate dal filosofo Virgilio Melchiorre, dallo psichiatra Giacomo Dacquino e dal biblista Paolo De Benedetti.
Alla presentazione sarà presente il Vescovo Monsignore Ciro Miniero. Parteciperà la Schola Cantorum della Cattedrale di Vallo della Lucania donando cori religiosi.
"La poesia religiosa è, dopotutto, letteratura primigenia," scrive Franco Frattini nella sua premessa al volume "ma declinarla nella modernità, promuoverla e pubblicarla nei nostri tempi, è un’iniziativa che ha in sé qualcosa di coraggioso. Il coraggio dell’impegno e della speranza di cui oggi, forse ancor più di ieri, si sente quanto mai bisogno." La peggior disgrazia che può capitare all’umanità è un mondo senza più spiritualità, senza più artisti, senza dinamica mentale.
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