Una brutta aggressione si è verificata nella mattinata di oggi ad Agropoli, nei pressi del Supermercato che si trova di fronte l’oratorio Padre Giacomo Selvi. Vittime una donna agropolese, L. C, e il figlio 16enne D. D. Il fatto è avvenuto verso le 10:30. La donna in questione era impegnata in una conversazione con un anziano conoscente all’ingresso del supermercato. Improvvisamente un uomo, anch’egli agropolese, ha tamponato con la sua macchina quella dell’anziano signore, parcheggiata lì vicino.
Alle parole preoccupate del signore il tamponatore ha cominciato a reagire nervosamente e così L.C, per evitare che l’alterco degenerasse, ha soccorso il conoscente con dell’acqua invitandolo a entrare nel supermercato per riprendersi. E’ in questo momento che il tamponatore, figura poco elegante, dall’accento dialettale pronunciato, si è tolto gli zoccoli di legno e li ha lanciati contro la donna, colpendola alla testa e alla schiena. A questo punto il figlio della donna è intervenuto per difendere la madre e chiedere all’aggressore spiegazioni, e la lite è divampata. Dopo qualche secondo convulso, l’uomo ha ferocemente preso il ragazzino per le orecchie, gli ha sbattuto la testa contro la sua e lo ha gettato a terra. La madre, che cercava di difendere il figlio, veniva invece bloccata dalla moglie dell’aggressore, nel frattempo scesa dalla macchina. Dopo ciò il ragazzo si è alzato da terra, è riuscito a scansare l’uomo che voleva continuare a malmenarlo ed è rientrato nella macchina con la madre, che ha messo immediatamente in moto il motore per dirigersi in ospedale. I due, spaventati e sgomenti, sono stati inseguiti dalla macchina dell’ostinato aggressore fino ai pressi dell’ospedale, dove per ovvie ragioni l’inseguimento si è interrotto. Grazie al numero di targa, prontamente preso, l’identità dell’uomo è stata subito rintracciata, e dunque toccherà ora gli inquirenti risolvere come di dovere la questione. I danni fisici che i medici hanno riscontrato nello sfortunato giovane sono non da poco: setto nasale rotto, ferita da tre punti sulle labbra e denti contusi. I danni riportati dalla madre devono invece ancora essere accertati.
