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Agropoli: al Castello Volo Surreale dalla ginestra sulle ali dell’emotività

📅 giovedì 5 luglio 2012 · 📰 CulturaAgropoli

balbi foto articolo russo 05072012
Credits Foto OpEd

foto autoredi Marisa Russo | Blog

“Viaggio oltre il confine” Personale con fini sociali dell’Artista Antonio Balbi_Per recepire come il dolore può trasformarsi in estasi.

Inaugurazione martedì 10 luglio ore 20 alla presenza di autorità politiche, religiose ed intellettuali_visitabile sino al 22 luglio

Accoglie l’opera dedicata alle Ginestre che diviene simbolo dell’intera Mostra, è pronta a condurre in un volo verso l’oltre, come questi fiori dal sacrale giallo, dal profumo esaltante e rigenerante, dichiarato anche dal loro nome da genea=rigenera, con i forti steli flessibili, capaci di osservare da varie prospettive, con i “petali” laterali ad “aletta”. Le ginestre, riunite in “isole” solidali e “purificatrici”, sono per me simboli della terra cilentana e, come scoprii anni or sono, sono presenti in questo territorio anche con una specie antica, poi battezzata dall’Univerità di Bologna “Ginestra cilentina”.

Balbi fa volare in questo viaggio emotivo dalle “ali” della ginestra, condividendone tutti i simboli, per poi far posare lo sguardo e l’anima su tutte le altre sue settantadue opere in questo viaggio surreale emotivo oltre il tempo e lo spazio.

La Mostra ha anche un fine sociale, con le vendite l’Artista intende acquistare un’autoambulanza attrezzata per Rofrano.

Le sue espressioni artistiche sono le certezze che cerca, l’habitat “fedele” del suo peregrinare. Chi “vive” l’Arte, sia esprimendosi attraverso essa che recependola, forma una sensibilità diversa, è sempre profondamente in ogni cosa reale ma, contemporaneamente, “fuori, “un palmo sulla terra! Dopo venti anni Antonio Balbi espone con una personale nella sua terra natia, il Cilento, ad Agropoli. Nato infatti a Roccagloriosa nel 1964, dove fu iniziato al mezzo pittorico da Rosario Bortone, presto emigrò in Germania, con vari spostamenti, afferma, in tutti e cinque i continenti. Recepisce quindi, oltre la Cultura Occidentale, quella Orientale più meditativa, che si sviluppa da matrici diverse. Da ragioniere e perito commerciale, fu poi attirato a frequentare l’Accademia Internazionale d’Arte Moderna di Roma dove si diplomò. Da sempre è quindi in dicotomia tra stretta razionalità ed aperture in campi fantastici, emotivi, surreali. Il suo lungo, continuo, viaggio in dimensioni geografiche diverse, tra necessità e scelta, non è altro che spunto per un viaggio interiore, nel quale vuole coinvolgerci.

Mi tuffo nelle sue opere dal vivo cromatismo, con accenni di segni vibranti e sento la sua inquietudine esorcizzata in un volo tra i colori, diversamente miscelati, ora esplosivi, ora soffusi, quasi in una ricerca alchemica. Immagino il suo pennello che tende a divenire bacchetta magica, contemporaneamente bacchetta di direttore d’orchestra, dando musicalità al gesto, poi cucchiaio che mescola nel paiolo i colori, dando sfumature ai profumi, evocando sapori, mentre le tracce impresse sembrano anche sollecitare il tatto in un desiderio, o nel ricordo, di una superficie toccata! La comunicazione umana più naturale, primitiva, universale, avviene con l’esterno attraverso i cinque sensi e l’artista tenta di coinvolgere in fenomeni di sinestesia mediante le sue opere.

In personalità particolarmente sensibili, allenate in esperienze meditative, è stato constatato che stimolando un senso vengono risvegliati anche gli altri, in interessanti combinazioni. Ad esempio la musica di Bach richiama a visioni di rose ed il loro profumo, viceversa, ricorda la musica di Bach! Allora non esistono diversità linguistiche, allora l’habitat diviene fondamentale, allora l’inserimento nella Natura è richiesta e conoscenza! Con l’Arte pittorica Balbi tenta queste esperienze più vicine alla cultura orientale nella quale si è introdotto e da cui il nostro mondo occidentale è certamente troppo distante!

Esporre è poi invitare tutti a compiere quel volo proposto, abbandonando ogni altra recezione, tutti i sensi si devono concentrare per andare oltre. L’artista in questo obiettivo annulla ogni solitudine, si ritrova” insieme con i fruitori in quella tensione e“sente” l’Arte esplicarsi nella sua funzione principale. Certamente i colori della Natura mutevole e quelli, in particolare, della sua terra d’infanzia influiscono nelle ispirazioni di Antonio Balbi, come sostiene, ma essi sono soprattutto quelli che invoca per dominare gli scuri” del suo profondo io!

Balbi ha anche realizzato il Progetto “”Sale d’aspetto”, esponendo sue opere in Sale d’attesa di ospedali, in una sperimentazione che chiama, secondo me svilendone il valore, “cromoterapia, ma che non prevede la tecnica di questa cura alternativa con mezzi tecnologici, con immersioni in raggi colorati, ma l’attenzione a sue opere pittoriche che vibrano dell’energia dell’autore. Tramite i colori ed i segni espressi, si è condotti in un oltre evanescente, in un abbandono che placa altre sensazioni angoscianti. Non è la terapia del solo colore, ma del colore vissuto, recepito ed espresso dall’artista attraverso l’emozione, per cui si dovrebbe coniare una nuova, diversa terminologia.

Le tracce grafiche, i segni a volte a reticolato, quasi cancellate che tentano di tenerlo prigioniero, o ingarbugliati in matasse nelle quali cerca il bandolo quale filo di Arianna per uscire dal labirinto esistenziale, o inafferrabili limiti al di là dei quali non può andare nella ricerca dell’oltre, a volte vortici che risucchiano l’anima in dimensioni diverse, esplicano sempre tensioni che spingono nel viaggio interiore, ma che spesso devono arrendersi ad ostacoli limitativi che ne bloccano il più profondo anelito.

E’ evidente l’influenza della Cultura Orientale anche nella serie di sue opere del ”Cristo senza croce”, esposte presso la Santa Sede del Vaticano. E’ una visione religiosa che dà meno spazio al dolore, anche prediligendo alla Crocefissione la Resurrezione, la Rigenerazione simbolicamente rappresentata in Natura dalla Ginestra dalla quale abbiamo iniziato il “viaggio” emotivo ed alla quale torniamo per continuare il nostro personale volo, avendo recepito che l’Arte può trasmettere un “sentire” capace di trasmutare il dolore in estasi.

Balbi Ginestre quadro
Balbi - Ginestre

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Approfondimenti

Video - Arte-Balbi per il Sociale

Video - Mostra che sará allestita al Castello di Agropoli

Video - Per conoscere Antonio Balbi come Artista

La location del Castello  
foto da panoramio

Sito web del Maestro Antonio Balbi
artebalbi.eu

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