Effettua una ricerca
“FARE VERDE” SUL MUNICIPIO DI SAPRI
Fare Verde è un’associazione nazionale Onlus di tutela dell’ambiente che ha nel proprio statuto punti qualificanti come “la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico architettonico, il ricupero delle tradizioni l culturali locali e la tutela del paesaggio”.
Quell’edificio è a quattro piani, rotondeggiante, tutto bianco (sporco) è così sgradevole e sgrammaticato che l’architetto che lo concepì non doveva, a parer nostro, aver ben chiaro il senso dell’estetica e il rispetto del paesaggio. Tutte le volte infatti che capita di passare – e avviene molto spesso – per la Villa Comunale è inevitabile che l’occhio cada su l’edificio comunale- che dovrebbe essere il simbolo, il biglietto da visita di un paese - piazzato proprio in mezzo della Villa, ricca di aiole e piante di varie specie, dove vivono uccelli e anche scoiattoli.
Ebbene, o lo demoliamo per ricostruirlo -ma il prezzo si aggira, ci dicono, su qualche milione – oppure lo riqualifichiamo completamente rendendolo con poca spesa accettabile alla vista e alla ”qualità della vita” dei cittadini e di chi solo guarda e passa.
Tempo fa Fare verde fece una simile proposta a un altro comune cilentano ma per riqualificare l’enorme posteggio auto in cemento armato, posto sotto le antiche mura, vero pugno in faccia al paesaggio. Ma senza ricevere risposta, naturalmente. Speriamo dunque che Sapri sia più sensibile e provvisto di buon gusto.
La proposta-progetto che avanziamo è semplice: piantare in alcune parti rivolte a Meridione delle rampicanti sempre verdi e dove il muro lo permette affrescare con murales. Ciò renderebbe più gradevole l’impatto visivo dell’edificio e... più felice chi lo guarda.
E’ una proposta che avanziamo al sindaco e al consiglio comunale, alla quale ci aspettiamo una risposta. In tempi non lunghi, naturalmente.
Non è certo un’idea nuova, in altri paesi è stato fatto con successo.
Dunque, dopo aver bandita una gara a tema di artisti volontari , una giuria finale di esperti deciderà il vincitore, o più vincitori, del miglior murales. E l’edificio comunale diventerà sicuramente bello.
Gara a tema, dicevamo, ma quale dovrà essere il tema più qualificante? L’associazione prevede nello statuto la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico artistico ma soprattutto “la difesa dell’ambiente e della biodiversità da tutti i degradi”: quindi quale tema migliore potrà essere se non quello che si riferisce alla Natura? Il rischio di altre scelte tematiche potrebbe essere lo scivolare nell’inevitabile campanilismo ed esaltazione del “proprio pianerottolo”. Nella cartolina, insomma
