Agropoli: criminalità in aumento, è allarme
Cresce ad Agropoli la preoccupazione per i recenti fatti di violenza e criminalità che stanno caratterizzando questa estate. L’ultimo un tentativo di rapina che ha seminato il panico in una nota gioielleria del centro.
Sono soprattutto i rom a creare inquietudine. Nella serata di mercoledì 16 luglio un gruppo di pochi ragazzi della comunità del posto, tutti giovanissimi, hanno vandalizzato la discoteca Il Saracino nel giorno della sua inaugurazione, distruggendo arredamento, piante, finestre e ferendo i buttafuori. L’evento ha compromesso gravemente l’attività della discoteca nella stagione estiva in corso, e ha spaventato le numerosissime persone accorse per la festa di apertura. Il gruppo di rom, subito dopo aver lasciato la discoteca, ha continuato a scatenare la sua violenza irrompendo in un bar di via Salvo d’Acquisto e distruggendolo. Ma questo è solo l’episodio più clamoroso di un trend di prepotenza microcriminale fortemente preoccupante per la tranquillità e la dignità della città cilentana: risse, furti, atti di teppismo ingiustificati, certo non provenienti solo da rom, hanno scandito queste ultime settimane creando perplessità e interrogativi. Le forze dell’ordine ultimamente hanno anche deferito alla procura della Repubblica di Vallo della Lucania un gruppo di dieci rom che avevano aggredito per futili motivi un signore agropolese. L’allarme rom ad Agropoli assume tratti così allarmanti che il Corriere della Sera di oggi ha dedicato un ampio articolo all’argomento, col titolo strillante di “Agropoli, bande rom in azione”. L’articolo è affiancato da una foto di un campo nomadi con la didascalia ‘i rom vivono in condizioni disagiate’: in realtà chi ad Agropoli ci vive sa benissimo che i gitani del posto non vivono di certo in baraccopoli, come quelle che sono state incendiate recentemente nei pressi nel napoletano. E’ una comunità che vive nel Cilento da anni e non esita a sfoggiare parvenze di forte ricchezza, ma allo stesso tempo agisce talvolta in modo molto aggressivo e dimostra una cultura di sopraffazione. Senza sfociare nella cieca generalizzazione o nel razzismo, è convinzione comune che certa criminalità debba essere osteggiata e arginata in modo forte e deciso. Ma purtroppo non sempre dalla forze dell’ordine arrivano segnali di azione strenua, mirata e consapevole. G.L.






