Proiezione di “Don Chisciotte” di Ruggero Cappuccio per il Festival Segreti d’Autore
Il 7 agosto alle ore 21,00 Al Castello dell’Abate sulla splendida Rocca di Castellabate la serata si aprirà con un incontro su: Modello Cilento – ambiente, territorio e sviluppo virtuoso. La relazione fra il potenziale paesaggistico e culturale del Cilento e la necessità di elevare e perfezionare la qualità dei servizi coinvolgendo tutte le categorie di lavoro presenti sul territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo Di Diano e Alburni.
Saranno presenti: Amilcare Troiano Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Arturo Diaconale Commissario Straordinario del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e Direttore de L’Opinione, Giovanni Romano Assessore all’Ambiente della Regione Campania, Adriano Bellacosa Assessore all’Ambiente della Provincia di Salerno.
Il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes - ci spiega la regista Nadia Baldi - prende di mira con l'arma della satira e dell'ironia i romanzi cavallereschi e la società del suo tempo, contrappone il sogno alla realtà. La fascinazione subìta da quest'opera e la mia esigenza a raccontare storie di solitudine e abbandono dei nostri giorni, mi ha spinta ad affidarmi alla capacità descrittiva e ariosa del linguaggio di Ruggero Cappuccio chiedendogli di rielaborarne la storia in chiave moderna. In questa pièce, Don Chisciotte è un emarginato dei nostri giorni, un uomo solo e respinto dalla società e dunque bollato forse come pazzo. Al secolo è Michele Cervante, ma lo incontriamo rapito e posseduto dall'anima del cavaliere della Mancha dalla quale si fa strappare al presente per cedere a una visione disperata e poetica dell'esistenza. Accanto a lui c'è Salvo Panza, un uomo qualunque che decide di fare il suo scudiero e che rappresenta la realtà, i piedi saldi nella società, cosiddetta, normale, e le mani sporche di terra. Ma, come gli uomini, ha il prurito e la necessità dell'immaginazione che lo porta ad essere, nella sua semplicità, poeta e saggio, forse più di Don Chisciotte. La mia regia colloca i protagonisti in uno spazio indefinito, li muove su un piano metafisico e ostinatamente rituale nei gesti e nei modi, esalta la meccanicità ossessiva dei personaggi e li sospinge nella leggerezza della fantasia. E' un lavoro che si attesta su confini immutabili, ma non per questo facilmente rintracciabili: quelli che da millenni vivono invariati nel cuore degli uomini. Il lavoro, nell'interpretazione di Roberto Herlitzka e Lello Arena riconsegna la vicenda di Don Chisciotte alla contemporaneità, attraverso un'indagine interiore tesa a svelare il rapporto tra dolore e bellezza.
Introduce gli incontri Elisabetta Nepitelli Alegiani.
Serramezzana – Piazza XX Settembre
6 agosto 2012, ore 21,00
Ingresso su invito







