Vandali devastano l’Oasi dunale di Paestum
L’oasi dunale di Legambiente a Paestum è stata oggetto nella notte tra il 14 e 15 agosto scorsi, e poi nelle notti successive, di diversi episodi di vandalismo e devastazione.
È stato infatti quasi completamente distrutto il percorso in legno per non vedenti e disabili inaugurato appena il 2 giugno scorso, grazie all’ impegno dell’Univoc (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi), della Fiab di Salerno ed altre associazioni. Assurdo il motivo del gesto: recuperare legna per alimentare le decine di falò che hanno bruciato per tutta la notte sulla spiaggia antistante l’Oasi e in quelle vicine.
Sotto i colpi dei vandali sono poi caduti anche alcuni pini ed acacie presenti tra la folta pineta e la rigogliosa macchia mediterranea dell’area. Da una prima stima, sono quantificabili in alcune migliaia di euro i danni subiti dall’associazione ambientalista, che ha prontamente presentato una dettagliata denuncia ai Carabinieri.
«La stupidità e l’inciviltà non ha mai fine - ha commentato Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania - un situazione insostenibile dall’Oasi dunale di Paestum, all’area protetta di Eboli, fino al Parco archeologico di Pontecagnano, non contiamo più i danneggiamenti, i furti, gli episodi di inciviltà. Le aree che gestiamo sono vere e proprie oasi, presidi di legalità e di bellezza in un deserto arido di cultura. Andiamo avanti più forti di prima, c’è ancora tanto lavoro da fare».
«Malgrado l’apprezzabile impegno dell’amministrazione nel contrastare i fuochi in spiaggia, quest’anno abbiamo raggiunto l’apice dell’ imbecillità, con la distruzione di un bene comune dalla grande utilità sociale nonchè di tutta la cartellonistica dell’area - affermano in una nota congiunta Pasquale Longo, presidente del circolo Legambiente di Paestum, e Lucio Capo, direttore dell’Oasi- Siamo in attesa della conclusione dell’iter del progetto di chiusura dell’area, è triste dirlo ma forse solo così potremmo difendere al meglio la bellezza e la natura. Ora ci sarà da rimboccarsi le maniche e riparare i danni- concludono i due rappresentanti di Legambiente- Chiediamo a tutti quelli che amano questo posto, e a quelli che ancora non lo conoscono, di trovarci insieme sabato 24 e domenica 25 agosto per qualche ora di lavoro per riparare insieme il percorso, dimostrando ancora una volta che la società civile è più forte della stupidità e dell’arroganza».







