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ASSO.A.P.I. SALERNO CHIEDE TEMPI CERTI A SVILUPPO CAMPANIA

📅 mercoledì 22 agosto 2012 · 📰 EconomiaSalerno

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Del Fondo Microcredito Fse, che doveva essere operativo entro l’estate 2012, non si è saputo più nulla


Asso.A.P.I. Salerno chiama in causa Sviluppo Campania per chiedere tempi certi e una data precisa a partire dalla quale opererà il fondo Microcredito Fse. «Considerando che la crisi attraversa trasversalmente le imprese al punto che a settembre si prevedono migliaia di chiusure – afferma il presidente di Asso.A.P.I. Salerno, Pietro Vivone – e riprendendo le segnalazioni dei nostri più attenti associati, vorremmo porre l’attenzione sul problema di liquidità di molti piccoli imprenditori. Questo problema poteva essere risolto attraverso l’erogazione dei fondi del Microcredito Fse, del quale la Regione Campania, con atto della Giunta Regionale n. 733 del 19 dicembre 2011, ha deliberato la costituzione, destinando al medesimo risorse fino a un massimo di 100.000.000 euro. Questa poteva essere una boccata d’ossigeno per molti imprenditori – aggiunge Vivone – Invece, sebbene sul sito di Sviluppo Campania si legga che il fondo “opererà a pieno regime entro l’estate 2012”, siamo ormai a metà agosto e non si è saputo più nulla».

Il fondo in questione è diretto a sostenere: il sistema produttivo campano, comprendente sia le nuove attività produttive sia le realtà imprenditoriali preesistenti, con particolare riferimento alle micro, piccole e medie imprese; i giovani, le donne, gli immigrati, i disoccupati e i lavoratori a rischio di espulsione dal mercato del lavoro; la ricerca e lo sviluppo tecnologico per favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali a opera di ricercatori precari o disoccupati. Il prestito, da un minimo di 5.000 a un massimo di 25.000 euro, sarà concesso con tasso di interesse nullo e rateizzazione a cadenza mensile.

«Per superare la crisi, la pubblica amministrazione deve da un lato ridurre realmente la burocrazia e dall’altro utilizzare strumenti che facciano da volano all’economia – conclude il presidente Vivone - Chiediamo a Sviluppo Campania tempi certi, perché è un dovere nei confronti di tanti imprenditori che giorno dopo giorno combattano per andare avanti, mettendoci i soldi e la faccia per far fronte alle scadenze. Mi chiedo perché lo stesso non valga per le istituzioni».

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