Pietro Speranza descrive il suo libro “La rivoluzione nel cuore” a Gioi
di Nicola Salati | BlogGIOI – “Ho sfruttato la storia per scrivere un romanzo”. E’ questa la rivelazione che Pietro Speranza concede al pubblico accorso alla presentazione della sua ultime fatica letteraria “La rivoluzione nel cuore” edito da Elimedica. Il libro scritto dal pediatra cilentano è stato presentato nel corso della kermesse culturale “Un libro…al mese” che si svolge a Gioi e che è così giunta al penultimo appuntamento stagionale. “Il personaggio cardine del libro – ha spiegato l’autore – è una donna, Benedetta, che viene dal popolo affinché tutti vi si possano riconoscere”.
C’è una sottile linea di comunanza che si trova nella voglia dei giovani che partecipano alla rivoluzione che non è quella di appartenere né ai Carbonari né ai Filadelfi ma di andare a cercare i valori universali come quello fondamentale della libertà”. Il professore Michele Santangelo invece ha posato la sua riflessione su come l’autore abbia voluto fare uso della microstoria: “E’ importante perché nel volume ci vengono raccontate vicende a noi familiari e che sono vissute da personaggi vicini al nostro quotidiano e in ambienti che conosciamo bene. Se si vuole colpire il lettore è questa la migliore strada da seguire”. L’incontro è stato moderato dalla professoressa Antonietta cavallo ed è stato aperto e chiuso dai canti cilentani di Gianluca Lamanna: “Questa iniziativa – ha detto nel saluto il primo cittadino Andrea Salati – sta assumendo sempre più i caratteri dell’evento e per noi che crediamo che la cultura può essere un buon viatico per il rilancio del Cilento è motivo di soddisfazione”. Durante l’incontro sono stati letti alcuni brani del libro da Lea Di Napoli e Franco Formisano, mentre in sala si sono potuti ammirare le mostre pittoriche e scultoree di: Mario Romano, Maria Rosaria Verrone, Yvonne Zellweger e Giuseppe Manigrasso.
L’ultimo appuntamento stagionale della rassegna letteraria è in programma il prossimo 26 ottobre quando si presenta il libro “Vittime di mafia: nome comune di persona” di Salvatore Ulisse Di Palma.







