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Mercato San Severino (SA): Provincializzazione dei rifiuti - No a megadiscariche contronatura

📅 09/02/2007 · 📰 AvvisiSalerno

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Il totale fallimento del piano “Rastrelli & Fibe” ha fatto incancrenire l'emergenza rifiuti in Campania, determinando una lunga serie di provvedimenti tampone, palliativi inconcludenti e a volta causa di scontri sociali, in particolare nel salernitano. La nostra provincia è divenuta terra di presidi. Se questa sono le motivazioni di fondo dell'attuale situazione, non c'è alcuna spiegazione per il clamoroso errore del Commissario Bertolaso, di individuare a Serre una maxidiscarica regionale, in prossimità di uno dei luoghi più incontaminati del nostro territorio: l'oasi di Persano. Scelta contronatura, che segue l'altrettanto immotivata indicazione fornita dal commissariato di individuare un sito per i rifiuti campani a Perdifumo, nel Parco Nazionale del Cilento. La civilissima protesta delle due comunità, coinvolte -loro malgrado- nei progetti commissariali, il corretto dissenso che si sta preparando ad Eboli, hanno risvolti positivi: i cittadini si rendono conto della gravità del momento e si responsabilizzano. Adesso tutti sanno che non si può attendere passivamente una soluzione calata dall'alto, ma bisogna essere operativi, sia con comportamenti individuali, che con atti pubblici, per rimediare ad un'emergenza decennale. Vedere i giovani di Perdifumo scendere in corteo dietro il busto del grande Giambattista Vico è sintomo di serietà. Vedere i cittadini di Serre manifestare in piazza con striscioni per la tutela della propria oasi naturalistica, è sintomo di consapevolezza del proprio futuro. E in passato, ci sono state anche le ribellioni di Parapoti, Palomonte, Campagna, Battipaglia. Nel sud della nostra provincia si sta radicando un'idea ambientalista semplice, che parte dalla prima istanza ecologica: la salvaguardia del proprio vissuto naturale. Il passaggio ambientalista successivo è quello della comprensione ampliata dei fenomeni e dei problemi che la quotidianeità ci pone davanti e operare scelte concrete e utili. Favorire questa crescita socio-culturale è il compito che spetta a chi ha responsabilità di gestione e di amministrazione pubblica. Non serve individuare termodistruttori o megadiscariche contronatura e imporre tale volontà alla gente; bisogna sviluppare la partecipazione delle comunità, su scelte condivise in ambiti locali. La strategia migliore è quella della provincializzazione della gestione dei rifiuti, spiegando che nella nostra provincia si producono oltre 1000 (mille) tonnellate giornaliere di immondizia, di cui soltanto il 23% arriva alla raccolta differenziata. Proprio per questo, con il concorso di tutti bisogna aumentare notevolmente le soglie destinate al riciclo, ma anche individuare le forme corrette per lo smaltimento dei rifiuti che noi produciamo, scegliendo sette-otto siti provinciali di medie piccole dimensioni dove conferire e trattare i rifiuti, mostrando la nostra capacità di essere cittadini corretti, ambientalisti consapevoli, e soprattutto persone responsabili del proprio futuro e del futuro delle nuove generazioni.

Raffaele Grimaldi

Portavoce Verdi M.S.Severino

Fonte: ecquologia.it

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