IERI, CONSEGNATI I PREMI PIETRO CARBONE NELLA SACRALITA’DELLA CHIESA, LA PIOGGIA SI E’ALLONTANATA PER DARE IL VIA ALLA SECONDA GIORNATA DELLA FIERA DELLA FRECAGNOLA
Oggi il Processo alla Frecagnola, per l’uccisione delle capre per il rito della capra bollita, sarà occasione per un spettacolo in piazza divertente. Certo se la fiera della Frecagnola dovesse essere penalizzata ed accusata per tali uccisioni, si dovrebbero chiudere tutti i mattatoi e le macellerie…..ma, visto che non siamo tutti vegetariani, lasciamo spazio a questo rito con consequenziale degustazione di questo ottimo piatto salutare!! L’importante è solamente la certezza di tutte le norme igieniche. In conclusione della serata, dopo aver visitato il luogo e le esposizioni, canti, musiche e balli di “I Ritti Antichi”.
Ieri sono stati consegnati in Chiesa, quasi a sottolineare la sacralità del ricordo e dell’impegno, i Premi Pietro Carbone terza edizione, alla presenza dell’ex vescovo Casale e dell’attuale Vescovo Monsignore Miniero.
Ha introdotto la serata il Presidente dell’Ente Fiera Mimmo Pizzolante.
Il Premio è stato ideato per ricordare il maestro di montagna impegnato e sempre disponibile, grande appassionato e studioso della sua terra, scrittore, e per considerarlo simbolo di richiamo ai grandi valori della vita.
Presidente della giuria del Premio il giornalista Ermanno Corsi, giurati, Giuseppe Blasi Presidente della Scuola di Giornalismo dell’Università di Fisciano, Bartolo Scandizzo Direttore Testata Giornalistica Settimanale UNICO, Gregorio Angelini Direttore Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Campania, Amedeo La Greca Presidente del Centro di Promozione Culturale per il Cilento, Luigi Di Gregorio già Presidente dell’Ente Fiera della Frecagnola ed ideatore del Premio “Pietro Carbone”.
I tre Premi exequo sono stati assegnati ad Angelo Paolino, Monsignore Giuseppe Casale ed alla giornalista Enrica Maio.
Angelo Paolino fu maestro impegnato, evidenziando l’importanza dei maestri nei piccoli paesi di campagna dove un tempo i ragazzi erano costretti a lavorare e, con pazienza e comprensione, era necessario dare loro il senso della conoscenza e dell’impegno.
Monsignore Giuseppe Casale, che ha scritto anche il recente libro “Guai a chi non diffonde il Vangelo” , ha dichiarato la convinzione che un mutamento della società può e deve venire dai piccoli centri più conservatori di valori umani ed ambientali. La sua significativa scelta di tornare nel Cilento da Roma per vivere la sua pensione è dimostrativa. L’unione Chiesa e Società, ha affermato, deve però nel Cilento proporsi in modo innovativo.
La giornalista Rai Tv Enrica Maio di Angellara è stata inviata in varie zone, ella ha riferito in particolare la sua emozionante esperienza in Etiopia. Ha ricordato d’aver seguito in Italia la triste vicenda per la cronaca di Yara Gambirasio.
Momenti musicali di antichi canti con organetti, zampogna e ciaramella hanno sottolineato il Genius Loci.
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