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Costa d'Amalfi: la mappa del topless da Positano al Cilento

📅 06/08/2008 · 📰 AttualitàCilento

Null
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Costiera Amalfitana. Riservatezza e pudore? Sia quel che sia c’è sempre un pizzico di malizia tutta femminile. Mica è solo gratuito e narcisistico esibizionismo mettersi in topless al mare. Meglio ancora se non lo si può definire più una moda.

E ancora meglio quando - come capita sulla nostre coste - il topless diventa un esercizio discreto, quasi pudico. Un bel seno al sole, esposto dalle barche che sfrecciano al largo di Conca, Positano o Amalfi, è diventata routine.

Il provocante look si nasconde spesso tra le pietre bianche e i grandi massi della Torretta di Cetara, qualcun'altra ne fa sfoggio con nonchalance anche alla spiaggia libera dello stesso porto, o ancora sui litorali di Raito e Albori nei pressi dell'Amalfitana Hotel.

E non sono improbabili gradevoli e torniti avvistamenti sulle spiagge di Salicerchie, la famosa "Acquachiara" poco prima di arrivare a Maiori.

Che siano salernitane lo si capisce dall’accento e dall'arrivo in vespa nella pausa pranzo. Solitamente si muovono in gruppo, facendo bello sfoggio del decolté (ce n'è per tutti i gusti dalla ciliegine alle pesche, dai vulcani ai manghi) ma l'effetto afrodisiaco del bel vedere dura solo ed esclusivamente nella fase della tintarella.

Quando scatta il momento del tuffo, le bellezze a seno scoperto si ricompongono e affrontano il mare indossando anche il pezzo di sopra. Che in quei brevi minuti corrano il rischio ed escano "fuori di seno" non importa perché subito dopo, una volta strizzati i capelli, si ritorna lunga e distese per esporre le proprie grazie.

Ma non finisce qui. Le simpatiche e avvenenti donne spesso sostano anche prima degli scogli sopra citati. Può capitare di scorgere "una ciurma" di topless dal fare disinibito e nordico anche sulle spiagge di Vietri sul Mare, in quegli angoli un po' defilati della costa dove abbronzarsi come mamma le ha fatte non dà necessariamente nell'occhio.

Per la maggior parte di loro, la scelta del monokini è «una questione di libertà, volendo anche di emancipazione» dicono, capace di regalare quella sensazione di possesso del proprio corpo che va al di là degli schemi imposti dalla società. Per altre è semplicemente una «scelta legata alla moda» che le ha contagiate.

A parlare sono tutte ragazze sopra i venti anni, studentesse, libere professioniste, casalinghe, con una piccola percentuale di donne sposate e con figli. Identikit a parte, ritornando alla mappa del topless, qualcuno ha avvistato il singolare bel vedere anche tra gli scogli del porto di Salerno, nascoste tra massi e radioloni, o anche in Costa Sud.

Solitamente si adagiano sulle spiagge meno affollate della Pineta, da Marina di Eboli a Paestum.

A goderne per lo più sono i bagnini, costretti a vedere ma non toccare.

«Ieri ho suggerito ad un gruppo di signore in topless di ritornare anche oggi - racconta un guarda spiagge di un noto lido di Paestum - pur di rivederle eravamo disposti a non far pagare loro la discesa, ma al momento non si vedono».

Inutile dire che sulle simpatiche donzelle piovono commenti non sempre felici, a metà strada tra invidia e moralità, ma opinioni a parte, le belle della città si dichiarano lontane da ogni pudore e non hanno alcuna intenzione di rinunciare alle loro abitudini, convinte che, se fatto con moderazione, ovvero sulla spiaggia giusta, nessuno potrà parlare di scandalo al sole.

L'importante è non fotografarle. In molti casi a casa non lo sanno. E pensare che in principio, quaranta anni fa, erano le straniere.

Fonte: ilfogliocostadamalfi.it

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