Marina di Camerota: sequestrati prodotti ittici
Nella prima decade di agosto le motovedette “v. 2022” – “v. 2024” e “v. 5511” della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno sono state impiegate in una vasta attivita’ di prevenzione e repressione relativa alla pesca e successiva commercializzazione di prodotti ittici vietati. Si tratta prevalentemente di novellame di triglia per la cui cattura vengono utilizzate reti a strascico “a maglia cieca” cioe’ con maglie strettissime proprio per poter catturare i piccolissimi esemplari di triglia.
Considerevole e’ il danno cagionato alla fauna marina ma non trascurabile neppure il pregiudizio per l’erario. Infatti, trattandosi di prodotti ittici vietati, questi spesso sono ceduti al mercato nero alimentando fenomeni di evasione fiscale. Nel porto di Marina di Camerota l’equipaggio della vedetta “v. 2024” ha sorpreso un peschereccio con trenta cassette di novellame di triglia occultate a bordo. Evidentemente non si tratta di una cattura accidentale ma di une vera e propria mattanza spregiudicata che rischia di alterare irrimediabilmente l’ecosistema marino del golfo di Salerno e Policastro. L’operazione ha consentito di sorprendere pescherecci che strascicavano sottocosta cioe’ laddove il fondale e’ inferiore ai 50 metri consentiti e pescatori in azione persino all’interno della riserva marina di punta campanella. Tre comandanti di motopesca sono stati deferiti alla competente autorita’ giudiziaria mentre altri due sono stati segnalati all’autorita’ marittima per il pagamento di una multa oltre ad aver subito il sequestro degli attrezzi e del pescato. Il prodotto ittico sottoposto a sequestro dopo essere stato visionato dai veterinari dell’A.S.L. SA 2 e’ stato devoluto in beneficienza a vari istituti caritatevoli.






