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A Paestum la mostra “ArcheoVirtual”, un sensore legge le intenzioni del cervello
Applicazioni virtuali comandate da semplici movimenti del corpo o addirittura da sensori in diretto collegamento con l'attività cerebrale. È quasi fantascienza quello che si potrà ammirare alla mostra “ArcheoVirtual”, dove le tecnologie sperimentali più avanzate incontreranno il mondo dell'archeologia. La mostra è posta all’interno della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (a Paestum il 15-18 novembre), giunta alla sua XV edizione.
Realizzata in collaborazione con la più importante Rete di ricerca Europea sui Musei Virtuali, V-Must, coordinata dai ricercatori Italiani dell'Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Cnr, «ArcheoVirtual – dice Ugo Picarelli, ideatore e direttore della Borsa - è il fiore all’occhiello dell’appuntamento di quest’anno».
«L'edizione di quest’anno - dice Sofia Pescarin, coordinatore di V-Must e direttore scientifico di Archeovirtual - non offre soltanto una ricca rassegna di applicazioni immersive, di altissimo impatto emotivo ma anche esempi di arte digitale premiati a livello internazionale e anticipazioni molto interessanti di tecnologie sperimentali che entreranno nella nostra vita nei prossimi decenni» I visitatori della Borsa potranno cimentarsi anche quest'anno in un viaggio nel tempo che li porterà a passeggio fra gli uomini Neanderthal, i mercati fenici e le abbazie medievali di tutta Europa, accanto ad esperienze del tutto nuove come quella di esplorare un
Il workshop di sabato 17 sarà un momento di discussione e confronto su “Patrimonio dell’umanità e musei virtuali: nuovi modelli per il futuro del turismo culturale”. Ugo Picarelli direttore e ideatore della Borsa Mediterranea del turismo a Paestum
