CASTELLABATE: IL MIO RICORDO DELLO SCOMPARSO BARONE PERROTTI

Un sentito saluto ad una particolare persona

Lo incontrai un’unica volta, alto, magro, emblema di quel suo luogo, sul terrazzo accanto alla sua Torre, con uno sguardo intenso, malinconico e pur quasi assente. Stabile, forte come quella base della Torre massiccia squadrata e pur proiettato verso un oltre, al di là di quella folla riunita per un evento culturale, così come quel prolungarsi della Torre in forma cilindrica, chiuso in quel cerchio magico di un mondo passato, pur se travolto in un presente non completamente condiviso.

Mi disse poche parole di stima, di ringraziamento per dei miei articoli nei quali mi ero soffermata su una lettura simbolica di quel Palazzo.

Austero e pur schivo mi aveva trasmesso un’emozione indecifrabile, di un intenso Genio del Luogo che vacilla travolto da una modernità non condivisa…..sensazioni, solo sensazioni!!

Mi fece sapere da un comune conoscente che mi aveva scritto una lettera per mostrare ancora la sua stima ed il suo entusiasmo per i miei scritti……..l’ho attesa con interesse…….non l’ho mai ricevuta!! Rifiutando il computer, attendeva che qualcuno la trasportasse per una mail da inviarmi……………. l’avrei voluta così, scritta a mano, più spontanea, più personale, ma il contrasto delle modalità nel tempo non lo ha permesso!! Resta il rammarico di non aver scambiato con lui idee, considerazioni, resta un ricordo particolare di una persona immagine del luogo che da tanto amo, una persona di cui tanto avevo sentito diversamente parlare, ma che le circostanze mi hanno fatto incontrare troppo tardi.

Qualcosa di Castellabate con lui se ne va materialmente, aleggia ora intorno a quella sua Torre, osservando ancora la bellezza di quel mare che volle rappresentata anche in quella mitica sirena ed in quell’elevazione di delfini di pietra sul suo terrazzo, quasi a voler captare ed incastrare il tempo in una più duratura surreale realtà!

Forse non mancheranno, da un’altra dimensione, altri suoi sguardi malinconici per cambiamenti non condivisi, ma portatori profondi di echi eterni!

Rimarrà inalterata in me l’emozione di attimi di sensibilità incontratisi sul filo di una cultura profonda, di una richiesta che troppo spesso resta inappagata.

E’ andato via senza dar problemi, quasi in silenzio, all’improvviso, senza troppa sua sofferenza, quasi in un volo surreale,…………. lasciando tutti qui giù dolorosamente allibiti.

FOTO DI MARISA RUSSO

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