Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE

📅 venerdì 23 novembre 2012 · 📰 AttualitàCilento

23112012 violenza donne
Credits Foto OpEd

foto autoredi Marisa Russo | Blog

Domenica 25 Novembre - SANT’ARSENIO RICHIAMA AL PROBLEMA DEL SEXTING

NO AD IMMAGINI E VIDEO DI CARATTERE SESSUALE IN RETE

AD EBOLI il 24 Incontro nella Chiesa di San Nicola de Schola Graeca alle ore 17,30.

Il 25 Novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite con la risoluzione n. 54/134 del 1999, per ricordare un'emergenza sociale spesso sottovalutata e che va aumentando.

Come messo in luce dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, la violenza contro le donne resta un «immenso problema ovunque nel mondo» e in numerose situazioni di conflitto è una piaga endemica.

Nell’ambito delle iniziative di questa settimana per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 20 novembre il Comitato Se non ora quando – Vallo di Diano ha tenuto un incontro con gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Sacco” di Sant’Arsenio per parlare del sexting, ossia della diffusione in rete di foto e video a sfondo sessuale, che, secondo l’ultimo rapporto Eurispes, riguarda il 6,7% degli adolescenti che l’inviano ed il 10,2% che li ricevono.

“Mettiamo su Facebook immagini provocanti per attirare l’attenzione” è la risposta data più frequentemente dai soggetti intervistati, ma dalla soddisfazione di questo bisogno derivano conseguenze più che rilevanti. Difatti passare dal sexting al cyberbullismo, inteso come manifestazioni di violenza perpetrate in internet, è un effetto alquanto connaturato al fenomeno. Le vittime, soprattutto ragazze, spinte dalla lusinga che il proprio corpo possa apparire sui social network, innescano in tal modo meccanismi di sopraffazione e maltrattamenti nei loro confronti.

Il Comitato SNOQ ha inteso far comprendere le insidie nascoste dietro questo fenomeno che ai ragazzi appare un gioco da adulti, mentre in realtà è un pericoloso incidente che, occorso in giovane età, potrebbe comportare gravi esiti per i loro anni a venire.

Le norme, le leggi per il superamento della violenza contro le donne, come ha anche affermato la Ministra Fornero anche delegata alle Pari Opportunità, sono valide e sufficienti, ma il fenomeno è culturale, sono i comportamenti che non sono civili, molti i concetti che vanno mutati.

Le violenze contro le donne hanno vari aspetti, oltre quello gravissimo, estremo, del femminicidio ( in aumento, in Italia l’anno scorso avveniva un delitto ogni tre giorni, quest’anno uno ogni due giorni) , esiste la violenza sessuale, quella psicologica ed un diffuso mancato rispetto generale della persona donna in ogni ambito.

La violenza contro le donne è soprattutto un problema degli uomini ed è quindi necessario che costoro ne prendano coscienza.

Già da bambini è necessario educare i figli con concetti chiari e paritari per i due sessi. Ai maschietti non vanno soffocati aspetti femminili (anche loro hanno il cromosoma X femminile oltre a quello Y maschile!) che appartengono anche a loro, come dolcezza, emotività ecc. Spesso invece sono incoraggiati, con grave errore, ad un comportamento duro, a giochi violenti, ad atteggiamenti gravi maschilisti.

Non si ha un serio concetto dell’amore, pur tra i giovani e giovanissimi che dovrebbero essere abituati alla parità ed al rispetto per le compagne dell’altro sesso con le quali condividono studi e lavoro, non si hanno le idee chiare. Si confonde il possesso con l’amore, il concetto di uomo con quello di maschilista prepotente. Le donne troppo spesso confondono l’amore con l’attrazione spesso perversa, credono possa esistere l’amore tormentato, mentre l’amore è gioia di stare insieme, aiuto reciproco per una qualità di vita migliore.

Il cammino culturale per l’accettazione della diversità nella parità del rispetto alla persona sembra ancora lungo e difficile.

Quanto ancora le donne dovranno subire, come conseguenza della supremazia della forza fisica dell’uomo, anche quando non arriva alla violenza fisica, errati predomini ed idee di possesso? Quanto ancora gli uomini dovranno subire le civetterie, le furberie, le scaltrezze, che divengono spesso anche falsità, delle donne, uniche armi che da secoli hanno imparato ad affinare per una misera difesa?

Ricordiamo frattanto che il numero telefonico del dipartimento di Pari Opportunità, per le denunce di violenza alle donne, è 1522

BLOG di Marisa Russo - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.