PARCO NAZIONALE DEL CILENTO: CORTEO DI PROTESTA LSU
Vallo della Lucania. Ex lavoratori socialmente utili del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ieri giornata di lotta con corteo per le vie di Vallo e presidio presso la sede dell'ente.
Con striscioni, fischietti e slogan i lavoratori licenziati dal 1° febbraio hanno manifestato contro il mancato sblocco della loro emergenza occupazionale.
Nonostante la proroga di tre mesi concessa dal Ministero all'Ambiente per la convenzione tra le aziende e i 57 lavoratori, infatti, i consorzi Cns e Ciclat hanno rinunciato ad accettare la proroga e gli ex lsu sono stati licenziati lo scorso 1° febbraio.
Di qui l'iniziativa di protesta di ieri, coordinata con le segreterie provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Confsal Ambiente, rappresentate da Giovanni De Marco, Carmine Santese e Angelo Morinelli. Per trovare una rapida soluzione che consentisse la riapertura dei lavori e il prosieguo dei progetti del Parco, i sindacati avevano già chiesto un incontro presso il dicastero retto dal ministro Alfonso Pecoraro Scanio.
Spiraglio che si è aperto con la Finanziaria che destina le risorse necessarie ai progetti e ai lavoratori licenziati. «In considerazione della disattesa convocazione e il montante stato di agitazione dei lavoratori - hanno spiegato i sindacati - sollecitiamo l'incontro. In mancanza non si esclude la proclamazione di nuove forme di lotta, compresa l'autoconvocazione presso il Ministero dell'Ambiente». (el.ma.)







