ARTISTI CILENTANI ALLA MOSTRA INTERNAZIONALE A SALERNO CON LUCI D’ARTISTA
di Marisa Russo | BlogIL GRUPPO ARPERC ARTE PER COMUNICARE SI ESPRIME SUL MARE
La Mostra a Piazza Sedile di Campo nel Palazzo Genovese è visitabile dal 2 al 6 Gennaio dalle ore 17 alle 22
Mercoledì 2 Gennaio alle ore 17 Inaugurazione della Mostra di Pittura e Scultura “Arte a Salerno”, organizzata dal Circolo Culturale Artistico Caselli condotta dai fratelli avvocato Franco Girolamo ed ingegnere Roberto Caselli al Palazzo Genovese dove inizia il percorso di Luci d’Artista. E’ per gli Artisti un modo congeniale per iniziare l’anno nuovo, esponendo le loro opere nel Centro Storico di Salerno, nel vetusto Palazzo di Piazza Sedile di Campo già famosa per il mercato delle erbe nel periodo della celebre Scuola Medica Salernitana. Un suggestivo habitat idoneo ad espressioni Artistiche al di là del tempo. L’entusiasmo dei Caselli coinvolge con calore e cordialità. Ogni opera è un tuffo in un mondo emotivo, in un complesso iter tra energie materializzate in segni e colori, tra denunce, richieste, gioie e dolori. Fruitori sensibili vengono caricati dal senso dell’umano, vibrano di energie vitali, coscienti dell’importanza di comprendere il cammino esistenziale e sociale attraverso le voci degli artisti, precursori nel recepire e denunciare l’essenzialità del vivere e delle sue problematiche.
Il gruppo Arperc Arte Per Comunicare si esprime sul Mare in questo paese della costa Mediterranea. Il Mare è simbolo della Grande Madre, definito con vocabolo femminile in molte lingue, come nella vicina Francia per cui è la mère, grande liquido amniotico in cui l’essere umano ama tuffarsi per ritrovare la serenità protetta della vita fetale. Contemporaneamente è vasta distesa sconosciuta, richiamo del pericolo con il fondo oscuro e sconosciuto.
Mauro Trotta esprime le due emozioni riflesse nell’indole umana, con una sirena idilliaca, bella ed ammaliante, ed un’altra raffigurazione invece con le membra confuse, contorte come dall’acqua che la sommerge, esteriorità che evidenzia contorcimenti caratteriali, ambiguità a volte emergenti che disorientano.


Rita Lepore vede giungere da quel vasto mare che copre ogni voce, una donna orientale che raggiunge una costa serena in cerca di un habitat accogliente, di un mare calmo, di una pace dopo le turbolenze di una vita difficile in un mare dagli alti cavalloni.
In quei cavalloni che con forza si innalzano con bianchi spruzzi spumeggianti riflette Floriana Iuliano le turbolenze interiori.
Maria Rosaria Verrone cerca nel vasto e sconosciuto mare esistenziale quell’isola che non c’è, mentre Assunta della Mura “nuota” tra agitazione e raggiungimenti di tranquillità, in esplosioni di colori e tracce varie.
Quel mare forse legato alle nostre origini, composto dagli stessi elementi delle nostre lacrime, che sempre ha suggestionato scrittori e artisti, rivive su queste tele, donandoci il sale della vita, esaltato dalle emozioni espresse.
Seguono tante altre espressioni di sentimenti vari di altri artisti di seguito pubblicati nella locandina.
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