Rossella Santosuosso rapita in Libano, ora sta bene
L'agropolese Rossella Santosuosso è rimasta vittima per tre ore di un rapimento lampo avvenuto ieri in Libano.
Quattro giornalisti italiani e i caschi blu italiani della forza Unifil che li accompagnavano sono stati sequestrati per circa un'ora nel sud del Libano e rapinati dei cellulari e delle macchine fotografiche che avevano con loro. L'episodio, ha detto oggi all'ANSA il portavoce dell'Unifil, Andrea Tenenti, è avvenuto ieri nel villaggio di Aita al Shaab, a circa cinque chilometri dal confine con Israele, in un'area a predominanza Hezbollah, il movimento sciita filo-iraniano.
I quattro giornalisti sono Mario Rebeschini e Rossella Santosuosso, collaboratori del Resto del Carlino, e i loro colleghi Elisa Murgese e Gianfranco Salvatori, secondo quanto reso noto dal quotidiano bolognese. I quattro viaggiavano su due automezzi dell'Unifil quando sono stati bloccati e fatti scendere insieme ai militari dell'Onu che li accompagnavano da una trentina di persone apparentemente non armate che li hanno perquisiti e si sono impossessati del loro materiale.
Rossella Santosuosso ed Elisa Murgese (Foto di Mario Rebeschini da ilrestodelcarlino.it)







