VALLO DELLA LUCANIA: NORD E SUD “GIOCANO” CON I NUMERI IN DUE SPETTACOLI DI DANZA
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogTEATRO LA PROVVIDENDA giovedì 31 gennaio ore 21
Al teatro La Provvidenza la stagione Teatrale, con la Direzione Artistica di Don Valeriano Pomari, prosegue con due spettacoli di danza , che coinvolgono due realtà, una del Sud, salernitana, e l’altra proveniente dal Nord, da Aosta.
Borderline Danza di Pontecagnano, fondata nel 1992 e diretta dal salernitano Claudio Malangone, presenterà “The Three Legged Race”, ovvero “la gara del tre gambe”. E’ una danza che diviene quasi acrobatica , giocata con due ballerini e tre gambe, un’unione instabile che raggiunge momenti di originale armonia e momenti anche ironici.
Il “magico” numero tre, tre come gli aspetti dell’umano, materiale, razionale e spirituale, tre come le comuni dimensioni del tempo, passato, presente e futuro, è considerato numero perfetto, espressione della totalità.
Su queste tre gambe l’essere danzante, sul filo conduttore della musica, realizza fantastiche immagini suggestive.
Il secondo spettacolo, presentato da T.I.D.A. Teatro Instabile di Aosta, che già “gioca” con il suo nome, è intitolato “Quintetto”, non solo perché ad esibirsi sono in cinque, ma per un richiamo, affermano, al significato esoterico del numero cinque.
Cinque sono i nostri sensi che permettono una comunicazione verso l’esterno, cinque sono non a caso le dita delle mani e dei piedi. Il numero cinque simbolo della vita universale, della genialità, dell’evoluzione verticale dalla terra al cielo, diviene stimolo per questa danza per manifestare, nell’armonia del movimento, una perfetta relazione tra Natura e Uomini, il loro sentire, il loro agire, il loro “elevarsi”.
Il movimento del nostro corpo è il primo passo del nostro inserirci nell’ambiente, la danza è la possibilità di un inserimento armonioso, con il quale possiamo rappresentare anche vari concetti.
Notiamo quindi che entrambe le Compagnie “giocano” con i numeri, la prima con il tre la seconda con il cinque, ma risulta evidente la differente scelta della lingua, preferita dalla prima l’inglese, sia per il nome della Compagnia che per lo Spettacolo, dalla seconda l’italiano per entrambi. Dobbiamo constatare ancora una volta che i nordici sono più propensi a difendere la lingua italiana ed il sud è più esterofilo.
Tra musica, danza e simboli sarà una serata coinvolgente, rilassante ma anche emozionante, salutando il mese di gennaio.
Disponibili ancora biglietti al botteghino.
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