Casa dell’Accademia dello Spettacolo - Era della camorra, oggi sono laboratorio teatrale
Domenica 17 febbraio alle 11,30 la consegna delle chiavi al direttore Gaetano Stella
È il terzo appartamento riconvertito dopo i due trasformati in casa d’accoglienza per donne violentate
BARONISSI - Era della camorra. Da domenica, invece, l’ultimo dei tre appartamenti confiscati al clan Forte ad Acquamela diventerà la casa dell’Accademia dello Spettacolo di Baronissi. Lo scorso anno fu l’arcivescovo di Salerno, Mons. Moretti, a benedire la conversione di altri due immobili confiscati alla criminalità organizzata in casa d’accoglienza per ragazze vittime del racket della prostituzione.
Domenica mattina, alle 11.30, la consegna delle chiavi con il sindaco Giovanni Moscatiello, l’assessore alle Politiche Sociali Carmen Roma, il direttore dell’Accademia Gaetano Stella e gli allievi della scuola.
Accanto alla nuova casa dell’Accademia, esattamente un anno fa, altri due appartamenti del clan Forte vennero trasformati in casa d’accoglienza con il progetto denominato A.LE.S.S.I.A.
A.le.s.s.i.a. è un progetto di educazione alla legalità, coordinato dall’assessorato alle Politiche Sociali di Carmen Roma, attraverso il recupero di beni confiscati alle mafie e la loro restituzione alla collettività per fini sociali.
Nato e realizzato con il sostegno dei giovani delle scuole e dell’associazionismo, le istituzioni e gli operatori del terzo settore e del volontariato e il contributo dei cittadini stranieri, è sostenuto e finanziato dalla Fondazione con il Sud.
I locali sequestrati alla malavita ed assegnati al Comune di Baronissi sono principalmente utilizzati per accogliere, proteggere e reinserire le donne maltrattate o vittime di violenza o sfruttamento.







