Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

Erosione delle coste nel Cilento, in arrivo 16 milioni di euro per interventi urgenti

📅 mercoledì 27 febbraio 2013 · 📰 AmbienteCilento

27022013 casal velino marina
Credits Foto

I soldi sono stati stanziati, attraverso la Legge Finanziaria 448/2001, per la costa cilentana che è a serio rischio erosione.

In particolare la somma pari a 15.493.707 euro fa riferimento ai tutti i litorali che ricadono nel territorio nel Parco del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni, tra cui quelli più a rischio sono Pollica, Ascea, e Casal Velino.


Ogni anno le mareggiate invernali portano via diversi centimetri di spiaggia, a seconda della zona, tanto che rispetto al 1955 (anno di partenza delle osservazioni cartografiche della linea di riva) alcune zone hanno registrato un arretramento notevole: basti pensare a Cala del Cefalo (-110,72 metri) e la foce del Mingardo (-102,72 metri). Dati molto preoccupanti non solo dal punto di vista ambientale, ma anche dal punto di vista economico, visto che, per una località turistica balneare, la spiaggia è importante.

Dei 97 chilometri di costa, che vanno dalla pianura pestana fino a Sapri, 44 chilometri sono spiagge tutte in stato di erosione irreversibile. Le cause del fenomeno sono da attribuire principalmente all’uomo che ha accelerato i processi naturali. La costruzione del porto di Casal Velino (in foto), nella parte settentrionale della spiaggia, ha provocato per esempio l’erosione di circa 2,5 chilometri di spiaggia.

Tra i Comuni di Casal Velino e Ascea sfocia il fiume Alento, il cui corso naturale è stato “bloccato” da ben 6 dighe e quindi buona parte dei sedimenti non arriva a mare. Se si allarga lo sguardo a Cala del Cefalo si nota che la causa dell’erosione di questa spiaggia sono: la variazione del clima e l’attività estrattiva.

La costruzione del porto a Policastro è invece la causa dell’erosione che nell’ultimo trentennio si verifica tra lo stesso Capoluogo e Capitello d’Ispani. In questa zona sono presenti alcune opere di protezione costiera, risultate col tempo poco utili. Ora arrivano questi finanziamenti che possono permettere di stoppare un fenomeno che sempre inarrestabile, anche se secondo i geologi presenti sul territorio il problema sta nel fatto che «chi interviene sul territorio non lo conosce e fa delle scelte azzardate.

Bisogna smetterla di distruggere un potenziale enorme che abbiamo a livello naturalistico per cedere al turismo low-cost».

Fonte: sudsalerno.it

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.