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FETO MORTO, RISULTA SPARITO IL PRIMO TRACCIATO

📅 venerdì 1 marzo 2013 · 📰 CronacaCapaccio-Paestum

CAPACCIO – Nella cartella clinica sequestrata dalla Procura di Salerno, che indaga sulle cause che hanno determinato il decesso di un feto alla 42esima settimana di gestazione, nel reparto di ginecologia dell’ospedale di Battipaglia, non vi sarebbe un tracciato effettuato alla puerpera, la signora Maria Rosaria Vecchione, 33 anni e residente alla località Gromola di Capaccio, alle ore 7 dello scorso sabato mattina, nell’ospedale Santa Maria della Speranza.

Proprio il giorno in cui Gennaro, il nome che i genitori avevano deciso di dare al loro primogenito, non è venuto alla luce. Per tale motivo questa mattina il legale della donna, Marco Nigro, presenterà in procura, tramite i carabinieri di Battipaglia, una integrazione della querela, che fino a questo momento ha portato la magistratura ad iscrivere nel registro degli indagati nove persone, tra cui 5 medici e 4 infermieri. “Se questo tracciato – dice il legale della 33enne, l’avvocato Marco Nigro – non dovesse saltare fuori, ne proveremo l’esistenza con alcune testimonianze”. Secondo il legale nella cartella clinica sequestrata figurerebbe solo un tracciato eseguito intorno alle 9 di sabato scorso dove si evince l’assenza del battito cardiaco del bimbo, rendendo necessario mezz’ora dopo il parto cesareo.

Intanto ultimo saluto ieri mattina a Gennaro, il piccolo deceduto nel pomeriggio di sabato prima di venire alla luce nel reparto di ginecologia all’ospedale “Santa Maria della Speranza” a Battipaglia. Nella chiesa a Ponte Barizzo in lacrime i genitori, i 33enni Maria Rosaria e Luciano, che hanno ricevuto il calore dell’intera comunità locale e che mercoledì mattina avevano ottenuto dall’autorità giudiziaria il via libera per il rito funebre dopo l’autopsia effettuata. Intanto continuano le indagini da parte della Procura presso il tribunale di Salerno, coordinate dal sostituto procuratore Francesco Rotondo, ed affidate ai carabinieri della Compagnia di Battipaglia guidati dal capitano Giuseppe Costa.


Sono nove le persone iscritte nel registro degli indagati ed il reato ipotizzato è quello d’interruzione colposa di gravidanza. Si tratta dei cinque medici e dei quattro infermieri dell’ospedale di Battipaglia che hanno preso in cura la donna durante la fase del parto. [SudSalerno]

Fonte: sudsalerno.it

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