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ARTE MEDICA 8 MARZO: ESSENZIALI QUALITA’ DELLE DONNE_TERRA_

📅 venerdì 8 marzo 2013 · 📰 SaluteCilento

08032013 dafne ed apollo di bernini
Credits Foto OpEd

foto autoredi Floriana Iuliano | Blog

NECESSITA CONSERVARLE, ALIMENTARLE O RECUPERARLE A CONTATTO CON LA NATURA PER UN BENESSERE GENERALE

La Terra, ricordando la mitologia greca, è Gaia, la Grande Madre, simbolo di fertilità. La ricchezza della sua natura sta nel potere di nutrire tutte le cose viventi, la sua grandezza risiede nella sua bellezza e nel suo splendore, artefici della prosperità di tutti gli esseri viventi. Caratteristica principale è l'accoglienza e la dedizione,"la Terra fecondata dal Cielo, genera e porta la vita". La terra è il Centro che distribuisce energia a tutti gli esseri e a cui tutti gli esseri ritornano per trarne nuova vita, diventando così la madre di tutti i cicli, di tutte le manifestazioni che si ripresentano periodicamente, come la nascita o la morte del seme, o tradizionalmente come il ciclo della vita e della morte degli esseri. La centralità del Movimento Terra rappresenta il punto di equilibrio e stabilità delle forze, fisiche, psicologiche e spirituali, possedere una centralità equilibrata con le forze della Terra genera in noi stessi forza ed energia e si traduce nel sentirsi bene con se stessi, con il sentirsi parte integrante con l'Universo circondante.

Per comprendere il senso vero e profondo e la natura della donna, al fine della soddisfazione di una vita pienamente vissuta e realizzata, dobbiamo scoprire il legame che è insito in lei, tra la sua natura e la Natura.

I territori spirituali della Donna, nel corso della storia, sono stati a lungo devastati, spogliati o bruciati, come la fauna e i territori selvaggi, le caverne distrutte, i cicli naturali costretti a diventare ritmi innaturali per compiacere gli altri, diventando le Donne esiliate da se stesse.

La natura selvaggia possiede, invece, una ricca integrità: ricongiungersi a lei significa segnare il territorio, trovare il proprio branco, stare con sicurezza e orgoglio nel proprio corpo, parlare e agire in piena consapevolezza, essere vigili, rifarsi ai poteri femminili innati dell'intuito e della percezione, riprendere i propri cicli, scoprire a che cosa si appartiene, levarsi con dignità.

E' importante che le donne restino in possesso o ritrovino, se li hanno smarriti, tutti i loro poteri istintuali, tra cui l'introspezione, l'intuito, la resistenza, l'amore tenace, la sensibilità acuta, la lungimiranza, l'udito sottile, la capacità di curare in modo intuitivo, di tendere ai propri fuochi creativi.

La donna deve esercitarsi a richiamare la sua natura combattiva, il suo vortice di aria, vento, che è la forza della determinazione, che, quando è focalizzata, invece che dispersa, dà alla donna una energia tremenda.

E' l'intuito, la veggenza, il tesoro della psiche femminile. E' come un cristallo attraverso il quale si vede con misteriosa visione interiore.

Ella è fuoco, bisogna sempre accendere il fuoco: la donna deve voler bruciare di passione, di parole, di idee, di desiderio per qualunque cosa ami veramente.

Bisogna accertarsi che la propria vita creativa abbia, sotto un bel fuoco zampillante con scintille scoppiettanti, fiamme alte e vigorose, non si deve dimenticare di seguire il fuoco, di aggiungere legna, perchè altrimenti si spegne.

I suoi sono occhi di fuoco che strappano la verità alle cose, per vedere quel che c'è da vedere, per sapere quel che c'è da sapere.

E' la capacità di vedere dentro, di ascoltare, di sentire e sapere veloce come il fulmine.

La natura intuitiva ha la capacità di misurare le cose al primo sguardo, di soppesarle in un istante, di liberare dai detriti un'idea e di nominare l'essenza delle cose.

Possedere un buon intuito implica lavoro.

Fa lavorare innanzitutto per osservare e comprendere le forze negative e gli squilibri dentro e fuori e poi fa lottare per raccogliere tutta la volontà per fare qualcosa per quanto si vede, perchè ci sia un miglioramento o un equilibrio, o per consentire a qualcosa di vivere o morire.

Guardare in o attraverso qualcosa richiede intuito e anche la forza di sopportare quel che si vede.

Per avvicinare una donna alla sua natura istintiva, ella deve curare un giardino, che può essere un giardino spirituale o uno reale con fango e verde. Il giardino è un collegamento concreto con la vita e con la morte. Tutto ciò che può accadere in un giardino può accadere all'anima: troppa acqua, troppo poca, caldo, tempesta, infestamenti, inondazione, miracoli, morte, rinascita, grazia, fioritura, bellezza, guarigione.

Nel giardino ci esercitiamo a lasciar vivere e morire pensieri, idee, preferenze, desideri e perfino amori. Piantiamo, strappiamo, seminiamo, annaffiamo, raccogliamo. Il giardino è un esercizio di meditazione per capire quando è tempo per qualcosa di morire. Abbiamo la capacità di infondere energie e di rafforzare la vita e di non interferire con quel che muore.

La donna comprenderà sempre più i suoi ritmi interiori, tra cui i ritmi della creatività, del parto di figli psichici e di esseri umani, i ritmi della solitudine, del gioco, del riposo, della caccia.

Questo compito richiede ogni giorno un periodo di tempo dedicato alla contemplazione. Importante è anche leggere, esprimersi con la scrittura, la pittura, tra carte, penne,colori o altri mezzi, importante aprirsi in valide conversazioni! Passeggiate nei boschi o sotto un cielo stellato al chiaro di luna, soste in riva al mare a guardare le onde rincorrersi, salutare il sole che sorge, tenere tra le braccia un bambino, aprire le mani sotto la pioggia, emozionarsi alla vista di un arcobaleno dopo una bufera, lasciarsi accarezzare dal vento ,affrontare una discesa in bicicletta, contemplare la bellezza, la grazia ,la commovente fragilità degli esseri umani, sono tutti momenti essenziali!.

Questi e tanti altri, a seconda dei gusti e della tendenza di ognuno, sono i veicoli che ci riconducono alla nostra casa interiore, per alcune la casa è un bosco, un deserto , un mare, bisogna restare lì tutto il tempo che occorre per trovare il calduccio del proprio originario focolare, che riscalda la profonda solitudine, ravviva il mondo delle idee, illumina e fa brillare di verità, rinvigorisce e da' energia pura, immette nel dinamismo della vita.

La lucentezza dello sguardo, il vibrare dell'umore e la vitalità dei sensi sono il metro di valutazione della nostra frequentazione della dimora interiore.

Questo pozzo delle qualità istintuali femminili non si è mai prosciugato, non è andato perduto, forse spesso è stato coperto da sovrastrutture, ma può essere riportato in superficie, perchè la separazione dalla propria natura fa sì che la personalità della donna diventi povera, sottile, pallida, spettrale, invece, il ricongiungimento con tale natura è assolutamente fondamentale per la salute mentale e dell'anima delle donne.

Tale natura intuitiva è la fonte, la luce, l'alba, sussurra nei sogni notturni, tuona contro l'ingiustizia, ci fa andare avanti quando pensiamo di essere finite, percorre i deserti, i boschi, le città ,gli oceani, va nei castelli, sulle montagne della solitudine. Vive nelle foglie gialle e rosse, che danzano sospinte dal vento d'autunno, vive nel verde che sbuca tra la neve, nella spuma dell'onda del mare, nell'odore di erba bagnata dalla pioggia, nel canto mattutino di un pettirosso, vive nella lacrima e nell'oceano.

E, cosi' le caratteristiche psichiche di una donna, la quale è in costante collegamento con il proprio Sè, saranno: la sensibilità acuta, lo spirito giocoso e la grande devozione, che permetterà di occuparsi intensamente dei propri piccoli, del proprio compagno, del proprio gruppo e permetterà di adattarsi a circostanze sempre mutevoli, mostrando molto coraggio. Si starà pieni di energia e forza vitale, in grado di dare la vita e di difenderla,di lottare con tenacia, se tormentate e perseguitate.

E,così, si sta come gli alberi, eretti e stabili, rendendo lode per il dono immenso della vita sia quando si è verdeggianti con foglie, fiori e frutti, sia quando si sta con i rami spogli, sbattuti dai venti e minacciati dai fulmini.

E’ in lei l’acqua del mare, profondamente calma nei suoi abissi e spumeggiante e briosa nelle sue onde, che allegre e fiduciose raggiungono con vitalità ed energia la riva!

© RIPRODUZIONE RISERVATA


“Oltre la Tempesta” opera di Floriana Iuliano

DAFNE_ALBERO ED APOLLO Scultura di Bernini

BLOG di Floriana Iuliano - La pagina corrente è autogestita

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