Nuova vita per uno dei più importanti centri nati con la Riforma Fondiaria: il Borgo Gromola
Il Comune chiede alla Regione di intimare ai concessionari dei locali la riapertura di attività e servizi
Ancora oggi la contrada di Gromola, tra le contrade di Capaccio, è quella a più alta vocazione agricola. Ma se in passato, soprattutto dopo la Riforma Fondiaria, Gromola era un borgo vivace e ricco di servizi, negli anni molti sono stati chiusi, facendo perdere a questa zona del territorio la sua identità.
Per rivitalizzare il borgo e incentivare la sua antica funzione di centro di servizi, la Giunta comunale guidata dal sindaco Italo Voza ha approvato una delibera con la quale chiede alla Regione Campania, proprietaria dei locali, di intimare a coloro che ancora li detengono di riattivare i servizi che vi venivano assicurati in passato entro trenta giorni o, in mancanza, di indire una gara pubblica per affidarli al migliore offerente per svolgervi attività commerciali e di servizio indispensabili alla rinascita del Borgo Gromola.
«Oggi il Borgo Gromola è un posto di passaggio: ci si va per la messa, per andare all’ufficio postale, ci si va a scuola. – afferma il sindaco Italo Voza – Noi vogliamo che torni ad essere anche un centro di aggregazione, come lo era in passato. Ma non sarà possibile se i locali non saranno riaperti e non vi si svolgeranno servizi e attività commerciali che inducano le persone a trattenersi in quel luogo».







