Si fingono carabinieri e non pagano le ricariche
Si fingono carabinieri per cercare di raggirare i tabaccai e avere a credito, senza mai pagare, ricariche telefoniche o ricariche sulla carta Poste Pay. La truffa, o il tentativo di portarla a segno, è stata segnalata da alcuni tabaccai dell'area nord dell'Agro Nocerino Sarnese. Qualcuno ha ben pensato di portare avanti una frode usando la credibilità degli esponenti di alcune stazioni dell'Arma.
Fingendosi un carabiniere telefona presso tabaccherie e ricevitorie. Si qualifica per qualcuno noto agli esercenti e chiede una cortesia. In cosa consista questa straordinaria cortesia è presto svelato: parte la richiesta di ricariche telefoniche o ricariche sulle carte Poste Pay, anche per l'ammontare di diverse centinaia di euro.
Ed, a conclusione del tutto, arriva l'assicurazione che il prima possibile il debito sarà saldato. Nei fatti, il millantato carabiniere non si fa sentire mai più, ed il malcapitato negoziante, se ha abboccato all'amo, ci rimette il denaro. La vicenda ha richiamato l'attenzione dei militari dell'Arma, stavolta quelli veri, che starebbero cercando di venire a capo della vicenda. Per capire chi si stia facendo passare per loro con lo scopo di raggirare i tabaccai.
Al momento, salta all'occhio il fatto che si tratta di una truffa che in alcuni casi potrebbe anche risultare efficace, ma di certo non raffinatissima e non destinata ad avere lunga vita. Una volta fornito un numero di telefono o un numero di carta di credito agli esercenti, di fatto il furbetto di turno ha lasciato una traccia telematica indelebile che potrebbe in fretta portare gli inquirenti alla loro localizzazione. Per non contare il fatto che, da qualche tempo, per effettuare ricariche Poste Pay presso le tabaccherie vengono richiesti dati personali dell'intestatario della carta e codice fiscale.






