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Teatro Parmenide - “Adesso dico la mia…a modo mio” - E infatti…

📅 domenica 24 marzo 2013 · 📰 Spettacoli-EventiCilento

24032013 spettacolo schettino non si fa 02
Credits Foto OpEd

foto autoredi Giovanni Mautone | Blog

Dopo un breve balzo nel mondo della musica la settimana scorsa il Teatro Parmenide si riveste del suo abito usuale con lo spettacolo comico teatrale di Simone Schettino. Stavolta la certezza del successo di pubblico è matematica: uno spettacolo comico, un attore napoletano, un sabato sera in cui anche il freddo sembra aver dato tregua. Insomma le condizioni ci sono tutte perché la serata sia delle migliori. Ci si siede in sala e si attende il giusto tempo, in fondo un artista non è tale se non si fa aspettare. E poi, finalmente, il suono di un microfono che si accende a sipario ancora chiuso mozza il fiato al gremito pubblico che attende in sala.

“La produzione avvisa che a causa di problemi di natura amministrativa lo spettacolo di questa sera non potrà svolgersi”. Silenzio in sala. Non si muove una foglia. Il pubblico non si scompone, in fondo Simone Schettino è un comico pungente e come tale avrà voluto burlarsi del suo pubblico ancor prima di mettere piede sul palcoscenico, ancor prima di mostrare la scenografia che lo accompagnerà durante lo spettacolo. Nessuno si alza e nel brusio si odono commenti quali “è uno scherzo”, “Schettino lo fa apposta”, “immagina se qualcuno ora, credendoci, si alza e va via”.

Signore e signori questo non è uno scherzo; infatti dopo pochi istanti sono i tecnici dell’audio a confermare quanto appena udito: si inizia a smontare l’impianto riponendo tutto in borsa. Lo sconcerto è generale, un’ondata di sbalordimento investe la sala, e mentre la notizia viene lentamente assimilata ecco che il Direttore Artistico Carlo Sacchi compare a bordo palco per spiegare cosa stia succedendo. Incomprensioni burocratiche, accordi presi con la persona sbagliata e pertanto non validi hanno portato a questo risultato, ma al pubblico verrà rimborsato il prezzo del biglietto con un nuovo spettacolo da inserire in coda al cartellone. Un discorso che non riesce ad arrivare alla conclusione quello di Sacchi per l’interruzione di un membro dello staff di Schettino e per la censura audio operata da “quei birbanti” dei tecnici audio, che spengono il microfono prima che il Direttore abbia completato quanto da dire.

I commenti all’uscita del teatro sono degni di uno spettacolo a sé: da bravi campani gli spettatori di questo “spettacolo – fantasma” commentano sarcasticamente: “Schettino ha detto la sua, a modo suo!”, “E’ il cognome il problema, gli Schettino fanno affondare tutto”, “Il teatro ha fatto la fine della nave Concordia”, ed altro.

L’ironia aiuta sempre a sdrammatizzare i momenti più tesi ed in questo fortunatamente il pubblico del Parmenide è stato maestro: compostezza e educazione hanno fatto sì che al di fuori del Teatro sia potuto avvenire un chiarimento pacato tra Carlo Sacchi e chi abbia voluto maggiori dettagli su quanto accaduto.

Di solito chi recensisce non parla in prima persona, ma la situazione questa volta lo necessita. Da persona che studia e desidera lavorare nel mondo dello spettacolo e degli eventi posso affermare che la colpa stia, come in ogni diverbio, nel mezzo. Di certo una leggerezza da parte del Direttore è costata cara a questa serata e a lui in primis perché diciamocelo, quello di ieri sera è stato un evidente danno di immagine a cui un Teatro alla prima stagione non vorrebbe assolutamente andare incontro. Volendo ipotizzare che in questo caso siano anche mancati accordi certificati, l’errore si trova in questo.

Ma voglio guardare anche al punto di vista di Simone Schettino: abbiamo sentito parlare, senza che la notizia venisse smentita, di un preteso pagamento in contanti. Ignorando completamente la maggior parte delle leggi italiane, sappiamo tutti che un pagamento al di sopra della soglia dei 1000 € debba obbligatoriamente passare per via certificata (assegno, bonifico e quant’altro). Devo quindi ipotizzare che Schettino attendesse un pagamento inferiore ai 1000 €, oppure che Schettino volesse sorvolare sulle normative vigenti? Stupisce anche il fatto che un nome quale Schettino arrivi al momento della messa in scena senza aver chiarito accordi che andrebbero chiusi talvolta anche mesi prima dello spettacolo. Sono certamente sicuro che questa non sia la sua prima esibizione teatrale, anche se la disorganizzazione di ieri sera ha dimostrato invece il contrario.

Peccato non aver avuto la presenza in sala del Capitano De Falco, che di certo immaginiamo avrebbe inveito contro il comico ordinando: “Schettino, salga a bordo, ca…spita, e porti a termine la sua missione!”. Almeno una risata ce la saremmo fatta.




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