“Ora della Terra”: nel Cilento un flop
Fare Verde Cilento ha inviato a tempo debito una richiesta a tutti i Comuni cilentani, ma occorre dire che nessuno o quasi ha aderito, almeno controllando il sito del wwf organizzatore dell’evento. Si parla tanto di risparmio energetico ed energie rinnovabili, e ci troviamo poi senza un’adesione consapevole da parte di questi comuni compresi nel Parco nazionale più grande e blasonato d’Italia che dovrebbe tutelare la natura e la biodiversità.
L’Ora della Terrà non solo è un atto simbolico per ricordare a noi tutti la necessità di cambiare comportamenti. Inondazioni, uragani, siccità, ghiacciai in ritirata sono effetti sotto gli occhi di tutti e la causa è il cambiamento climatico. Ma l’ Ora della Terra solleva anche un altro problema: l’inquinamento luminoso che nei paesi e città è una delle forme di inquinamento meno considerate: a causa infatti della troppa luce in ore notturne molte specie rischiano di sparire, tra cui i chirotteri.
In questo senso occorre senza dubbio la sensibilizzazione del singolo, ma non basta: tutti i regolamenti edilizi comunali dovrebbero prevedere il requisito dell’efficienza energetica per le nuove costruzioni, l’obiettivo “rifiuti zero” dovrebbe essere previsto e messo in dirittura di partenza. Insomma le politiche di uscita dalla crisi e quelle relative all’economia verde e rigenerativa devono coincidere.

I cambiamenti climatici riguardano anche il Cilento. Innescano infatti condizioni atmosferiche sempre più estreme nonché l’innalzamento del livello del mare, che rappresenta una delle cause principali dell’erosione costiera . Solo alla Cala del Cefalo, per fare solo un esempio, la spiaggia si è ridotta di 110 metri e si sta portando via la pineta a pini d’Aleppo e la duna ricca di biodiversità.
L’Ente Parco e le sue comunità dovrebbero pertanto attivarsi ad affrontare i cambiamenti in atto, sensibilizzando innanzi tutto la popolazione al problema che riguarda sicuramente tutti. Si assiste invece a dichiarazioni d’intenti, a generiche pubblicità delle bellezze dei luoghi, alla bontà e genuinità dei prodotti locali, al mare blu e a tagli di nastri.
Fare Verde Cilento







