Asl Sa3, Sanità Privata in agitazione per il ridimensionamento dei budget
Protestano gli istituti sanitari privati dell'area dell'Asl Sa3 per il ridimensionamento dei budget assegnati dalla Regione Campania. In un comunicato, gli istituti manifestano tutto il loro malcontento per la delibera adottata dalla regione che creerà non pochi disagi soprattutto per i cittadini.
"La legge 833/78 istitutiva del SSN - si legge nel comunicato degli istituti privati -attribuisce allo Stato un compito primario, quello di garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini ammettendosi il ricorso ai produttori privati sulla base di apposite convenzioni passando così da una visione monopolistica ad una liberistica del mercato fondata oltremodo sul pluralismo e sulla libera scelta dell’utente. La ratio ispiratrice del sistema è stata quella di ottenere per tale via, d’un canto l’efficienza e la qualità del prodotto sanitario e dall’altro il contenimento della spesa.
Questo avviene nell’ottica di una programmazione sanitaria che attribuisce alle Regioni il compito di determinare ed individuare per ciascuna istituzione privata o pubblica i limiti massimi di spesa sostenibili con il fondo sanitario.
Questi limiti di spesa alcune volte non rispettano quelli che sono i canoni logicistici e di perequazione tra le varie Asl, dando luogo a ripartizioni ingiuste e sproporzionate in forza di squilibri storici territoriali tra i grandi centri e le periferie che da sempre soffrono di un riconoscimento di spesa, a parità di servizi erogati, che è poco più del 30% di quello riconosciuto ai grandi agglomerati urbani. E’ quello che è successo nella Regione Campania con l’adozione della Delibera 1268/08 che fissa per la nostra macroarea un tetto di spesa molto inferiore alla media regionale, con gravi ripercussioni sulla specialistica ambulatoriale. Ciò tradotto in minimi termini significa che l’Asl Sa/3 si è vista assegnata una spesa media pro-capite di circa € 37,60, contro i 94,94 € della Na/1.
C’è di più…, la Sa/3 attenta agli standard qualitativi e quantitativi con significativi interventi rivolti sempre più a migliorare il proprio livello assistenziale ha erogato prestazioni entro la spesa fissata per il 2007, senza sforamento alcuno, vedendosi contrariamente assegnare un tetto di spesa molto al di sotto di quello convenuto. Ne consegue che alcune Asl, tra cui la nostra, essendo tra le più “virtuose” sono state maggiormente penalizzate per gli sforzi compiuti, quasi a significare che gli sprechi e gli sperperi vengono premiati a danno di chi rispetta le regole.
Mancano 60 milioni di € alla domanda della Sanità Campana, di cui 33 milioni per la specialistica onde assicurare prestazioni ai nostri cittadini per tutto il 2008!!! La programmazione aziendale della sanità privata deve dunque conformarsi al dettato regionale sicchè la quantità di prestazioni erogabili dalle strutture private a carico del SSN è solo formalmente concordata essendo di fatto autoritativamente ed unilateralmente imposta!!! E’ stata adottata una delibera a metà anno, che fissa per l’ASL SA/3 accordi diversi già in precedenza sottoscritti e validati dalle associazioni di categoria; i nuovi contratti contengono delle condizioni che mortificano la nostra natura di professionisti prima e d’imprenditori poi.
Ciò posto si sarà costretti a cessare l’erogazione delle prestazioni a breve termine e non assicurare quello che è costituzionalmente garantito: IL DIRITTO ALLA SALUTE. L’esercizio concreto di tale diritto non può essere annullato da necessità ragionieristiche della REGIONE CAMPANIA, obbligando i cittadini a remunerare le prestazioni .
E’ ORA DI DIRE BASTA A PROVVEDIMENTI INIQUI E ILLLEGITTIMI , E’ ORA CHE IL CITTADINO SAPPIA CHE GLI STA VENENDO NEGATA LA LIBERA SCELTA …… Tra pochi giorni il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della nostra Costituzione sarà un diritto a pagamento restando esclusa o gravemente compromessa tanto la possibilità di una offerta plurale di prestazioni tanto la possibilità di scelta delle proprie cure sanitarie.
Questo è un affronto alle capacità, all’impegno, alla dedizione, alla passione e professionalità degli operatori sanitari ma anche e soprattutto all’intelligenza dei cittadini campani.
Occorre quindi affrontare con coraggio le ingiustizie lottando per la riorganizzazione prima del sistema con diverse e giuste allocazioni delle risorse disponibili, ad esempio verso azioni di risanamento per non perpetuare una politica di mero assistenzialismo e spesso, di lampante clientelismo. Gestire saccheggiando le risorse pubbliche per interessi di parte è stata pratica ordinaria di politici, sindacati e dirigenti preposti per mantenere consensi ed il loro potere.
La sanità privata non ci sta, si appellera’ contro questa Delibera a gran voce, ma ancor più al sistema che fa ricadere tale gestione scellerata sugli utenti inconsapevoli ed ignari di ciò che accade intorno a loro. Per questo invitiamo l’utenza, i mass media, e tutti coloro che direttamente e/o indirettamente si sentono parte lesa di questo scempio a collaborare e a ribellarsi, DICENDO NO ALLE IMPOSIZIONI ARBITRARIE E GRATUITE !!! Aspettiamo - conclude il comunicato - per questo l’Assessore alla Sanità fuori dalle porte di “Palazzo” per un dialogo aperto e costruttivo fatto di rispetto dell’individuo e dei suoi bisogni che nulla e/o nessuno ha il diritto di cancellare, meno ancora i risultati di un bilancio già programmato".







