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Martufello e Pier Francesco Pingitore all’Università di Salerno

📅 lunedì 25 marzo 2013 · 📰 Spettacoli-EventiSalerno

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Credits Foto OpEd

foto autoredi Giovanni Mautone | Blog

Un’aula gremita di giovani accoglie l’arrivo di Martufello e Pier Francesco Pingitore all’Università di Salerno. Talmente giovani che forse non hanno nemmeno avuto modo di apprezzare l’arte del teatro di varietà in televisione e neppure di essere spettatori critici dello spettacolo che il Bagaglino ha offerto alla tv italiana per oltre 40 anni. Ma il senso del libro che oggi Pingitore presenta all’Università racchiude anche questo: insegnare alle nuove generazioni cosa sia un teatro di varietà, come si possa avere successo anche partendo da un’idea rischiosa e priva di appoggio da ogni parte, e come perseguire i propri desideri possa rivelarsi un successo. Un’esperienza che non viene descritta solamente dalle parole e dalle esperienze dei due protagonisti indiscussi del Bagaglino ma anche dalle immagini del video introduttivo a cui assistiamo all’inizio dell’incontro. Un video che evoca momenti storici della compagnia, e personaggi che ne hanno portato avanti il nome diventando in qualche modo parte integrante del Teatro Margherita. Molte parole vengono spese da parte degli intervenuti alla presentazione, che di “Memorie del Bagaglino” analizzano il percorso storico e la contestualizzazione sociale dagli anni ’60 fino ai giorni nostri. Uno spettacolo che nasce grazie al salto nel buio che Pingitore compie lasciando il suo posto di giornalista presso la rivista “Lo Specchio” e fondando la compagnia insieme ad altri 4 amici, collocando il teatro in una della cantine di Roma dove, come loro, molte altre sperimentazioni nascevano e crescevano in quegli anni. Un teatro di cantina composto da attori e cantanti che non appartenevano in nessun modo alla scuola classica: un modo anche questo per distinguersi e veicolare il messaggio che il talento e la passione, uniti al coraggio, possono produrre ottimi risultati anche senza uno studio specifico. Una caratteristica che spesso verrà rinfacciata al Teatro del Bagaglino, colpevole di aver introdotto sulla scena una satira troppo popolare, oppure di aver strumentalizzato il corpo femminile attraverso le numerose “prime donne” che anno dopo anno si sono succedute sulle tavole del palco del Teatro Margherita. Abbiamo chiesto a Pier Francesco Pingitore se davvero si sentisse responsabile di ciò, e se in qualche modo lui non abbia spianato la strada al mondo delle veline, letterine e donne di mera immagine. Ma la risposta serafica e pacata di un uomo che ha vissuto perennemente circondato dalle critiche ci dimostra come la bella donna sia stata venerata dallo spettacolo già nel passato, e non solo la tv ma anche il Teatro dei primi anni del ‘900 si sia servito di questa immagine. D’altronde, come suggerisce Pingitore, le donne non accorrono in massa per un provino o per partecipare ad un concorso di bellezza? Si tratta quindi di mero utilizzo, o piuttosto di consapevolezza e piacere nel mostrare quanto la natura sia stata generosa? Ma rivolgendo lo sguardo al Bagaglino come fenomeno televisivo tout court, sorge spontaneo chiedersi come mai da qualche anno ormai in tv non si abbia più traccia di Pingitore e della sua compagnia. Quarant’anni di ininterrotta attività sono di certo un traguardo di tutto rispetto e meritevole di una significativa pausa. Pausa che tuttavia li vede comunque impegnati in tournèe teatrali ma che per ora, vuoi il momento storico vissuto dallo spettacolo, vuoi l’interesse del pubblico (vuoi l’evolversi della politica, diventata un auto-cabaret come afferma proprio Pingitore durante il dibattito) non accenna ad andare oltre. Fermarsi per rigenerarsi, per rinascere, ritornare magari più forti di prima attendendo le aspettative del pubblico ormai aduso allo spettacolo di varietà che, seppur criticato, in fondo è sempre stato tanto amato. “Memorie del Bagaglino” racconta tutto questo ed altro ancora. Dettagli, aneddoti e fatti storici in un volume che racchiude una parte significativa del patrimonio televisivo nazionale.




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