Psoriasi lieve-moderata in primo piano
Uno spot nei cinema campani per farla uscire allo scoperto
Qualità di vita compromessa, problemi affettivi e relazionali, tabu e pregiudizi: con questa realtà devono fare i conti le persone affette da psoriasi lieve-moderata, malattia della pelle che in Campania colpisce circa 136.000 persone, con un impatto pesante sulla qualità di vita.
Paure ed ostacoli in realtà superabili perché la psoriasi lieve-moderata, che non è una malattia contagiosa, oggi si può curare e tenere sotto controllo. Ma chi ne soffre deve “farsi vedere” e andare dal dermatologo.
Maria Grazia Cucinotta, rinomata attrice italiana sempre in prima linea in campagne di comunicazione sociale, è la testimonial del video, diffuso dal prossimo 28 marzo fino al 10 aprile in 28 sale cinematografiche in Campania. E per spiegare cos’è la psoriasi lieve-moderata, abbattere i pregiudizi e invitare i pazienti a non affidarsi al fai da te ma a rivolgersi al dermatologo, nelle hall dei cinema sarà distribuito un opuscolo informativo, semplice e chiaro.
Altro strumento della Campagna, il sito www.momentinfo.net, un filo diretto online con focus sulla patologia, tante notizie di facile consultazione, arricchito con il servizio “Il dermatologo risponde”: un’opportunità per i pazienti e per tutti coloro che vogliono saperne di più di fare domande, avere informazioni e risolvere dubbi semplicemente inviando le richieste alle quali lo specialista risponderà direttamente sul sito web a beneficio di tutti gli interessati.
Perché A.DI.PSO. ha scelto i cinema? «Le sale cinematografiche sono importanti luoghi di aggregazione dove è possibile veicolare al grande pubblico le problematiche legate alla psoriasi, una malattia a forte impatto sociale che colpisce in Italia circa 2 milioni e mezzo di persone», dichiara Mara Maccarone, Presidente dell’Associazione Pazienti. Nonostante siano disponibili diverse terapie topiche, e di recente anche nuove formulazioni in gel efficaci e pratiche, la forma più diffusa di psoriasi, quella lieve-moderata, è spesso sottovalutata dai pazienti e non adeguatamente trattata.
«La Regione Campania non differisce sostanzialmente dal resto dell’Italia per quanto riguarda la frequenza della psoriasi, che si aggira intorno al 3% di tutta la popolazione. Si può presumere quindi che in Campania vivano più di 170.000 psoriasici, dei quali solo 15-20.000 presentano la forma grave» afferma Fabio Ayala, Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Napoli Federico II. «Esistono in Campania ambulatori dermatologici specificatamente dedicati alla cura della psoriasi presso cliniche universitarie e ospedali, almeno uno per ogni provincia, con centro coordinatore presso la Clinica Dermatologia del Policlinico Federico II, dove è anche attivo da anni il laboratorio di Fisiopatologia cutanea per svolgere ricerca di base molecolare e cellulare su patologie dermatologiche infiammatorie, psoriasi in primis».
Il disagio maggiore si riscontra nella vita quotidiana: le cure continue che richiedono molto tempo, la sfiducia nei confronti di trattamenti non del tutto soddisfacenti, le informazioni non sempre corrette sulle nuove terapie, la disaffezione verso il medico curante. Una vita difficile quella delle persone affette da psoriasi, che tendono a sottovalutare la malattia sia con se stessi sia con gli altri.
«Purtroppo questa malattia viene percepita dall’opinione pubblica in modo distorto, perché la maggior parte delle persone si fermano all’impatto negativo iniziale determinato solo da un problema estetico e non capiscono gli aspetti di natura psico-sociale che ne configurano la reale gravità» spiega Maccarone.
Il problema principale del paziente psoriasico è quello del ‘confronto quotidiano’ con le persone che lo circondano negli ambienti di lavoro, nelle scuole, in palestra, dal parrucchiere e d’estate soprattutto al mare e in piscina.
In tal senso l’utilizzo di un’innovativa formulazione in gel, un’associazione di un derivato della vitamina D e di uno steroide, calcipotriolo e betametasone, facilita il trattamento, migliora l’aderenza alla terapia e i risultati. Secondo Vincenzo Claudio Battarra, Segretario Direttivo ADOI e Responsabile dell’Unità Operativa di Dermatologia Oncologica e Chirurgia delle Neoformazioni Cutanee all’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta «sono oggi disponibili gel innovativi, come l’associazione calcipotriolo-betametasone, che si sono dimostrati molto utili per i pazienti perché, a parità di efficacia, sono più facili da utilizzare, quindi anche per il medico sono più facili da prescrivere sapendo che il paziente seguirà la terapia».
È infatti necessaria una concreta collaborazione tra paziente e dermatologo il quale deve essere capace di andare oltre la diagnosi e la prescrizione dei farmaci, per entrare nella quotidianità della persona così da creare quell’empatia necessaria alla buona riuscita dei trattamenti.
«L’efficacia non basta, l’aderenza alla terapia è il vero problema da risolvere per raggiungere il beneficio clinico ottimale e la soddisfazione dei bisogni del paziente – commenta Paolo Cionini, General Manager di LEO Pharma Italia – ecco perché abbiamo sviluppato una nuova formulazione in gel lipofilo in grado di venire incontro a queste esigenze ed avere un impatto positivo sulla qualità di vita di chi le usa. Il gel lipofilo – prosegue Cionini – rappresenta un vantaggio non indifferente: piace ai pazienti perché è facile da applicare, portando quindi ad un risparmio in termini di tempo, non secca la cute perché senza alcol, si assorbe rapidamente e non macchia i vestiti».
In sintesi dunque il messaggio dell’iniziativa rivolto ai pazienti è: “Hai la Psoriasi? Non nasconderti”, “Fatti Vedere!, Vai dal dermatologo”.
Lo spot della campagna sarà disponibile anche sul sito www.momentinfo.net.
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