Musica sinfonica e da camera, jazz e pop, proposte originali e star internazionali si intrecciano nella programmazione primaverile del “Ravello dieci-12”, progetto giunto al secondo anno di vita e inaugurato, alla vigilia di Pasqua, dal prestigioso gala verdiano con l’Orchestra e il Coro del Teatro di San Carlo diretti da Roberto Abbado. In attesa del Ravello Festival (che inizierà nell’ultimo weekend di giugno e avrà, come tema il “Domani”), sarà l'Auditorum Niemeyer a cui è legato il progetto di destagionalizzazione promosso da Fondazione Ravello e finanziato dalla Regione Campania, ad ospitare spettacoli di grande fascino e richiamo.
A cominciare da aprile, mese questo che sarà consacrato al migliore jazz italiano. Si comincia sabato 20, con Danilo Rea accompagnato da Ellade Bandini, batterista e storico collaboratore di Guccini, e Ares Tavolazzi, bassista e già anima degli Area alle prese con un’inconsueta rilettura dei Beatles in chiave acustica.

Sei giorni più tardi, il 26, toccherà alla tromba illustre di Paolo Fresu raccontare “Brass Bang!”, una storia musicale per soli ottoni di prorompente vitalità che avrà, come coprotagonisti, tre fuoriclasse del calibro di Gianluca Petrella, Steven Bernstein e Marcus Rojas. A maggio (sabato 11) si torna alla classica con il recital di Yundi (già noto come Yundi Li), esponente di spicco della nuova leva pianistica cinese, balzato alla ribalta internazionale nel 2002 con il primo posto conseguito, a soli 18 anni, al Concorso “Chopin”, il più importante e selettivo al mondo: solo Pollini, prima di lui, era riuscito ad aggiudicarsi la vittoria così giovane. A Giugno saranno quattro gli appuntamenti: sabato 1 ritorna in Italia il celebre fisarmonicista francese Richard Galliano, che per la prima volta proporrà dal vivo ed in settimino il progetto “Le otto stagioni”, in cui coesistono sapientemente barocco (ossia Vivaldi) ed il tango di Piazzolla. Il 9 giugno a Ravello debutterà invece, Vinicio Capossela, con un progetto pensato per l’auditorium: si tratta di una rivisitazione, in chiave minimalista, del fortunato tour “Marinai, profeti e balene”: questa volta, appunto, il marinaio Capossela si esibirà da solo, in acustico, al pianoforte, all’interno della balena bianca disegnata da Niemeyer. Ancora un cantautore italiano, ma totalmente diverso per linguaggio ed approccio, il 22 giugno: parliamo di Eduardo De Crescenzo, pure lui per la prima volta a Ravello, reduce dai successi ottenuti al Teatro di San Carlo e al Parco della Musica di Roma: ad accompagnarlo, in concerto, una band di jazzisti di prim’ordine. La sessione primaverile del “Ravello dieci-12”, si concluderà il 28 giugno con un omaggio a Niemeyer, alla cui memoria è dedicata l’intera stagione.
Di scena ci sarà la Spok Frevo Orquestra, ensemble brasiliano che celebra come nessun altro al mondo il frevo, ossia una forma di danza sospesa tra tradizione e jazz, nata nel Pernambuco (nordest del Brasile) durante il carnevale del 1907 – lo stesso anno di nascita di Niemeyer – e dichiarata Patrimonio Culturale Immateriale dall’Unesco il 5 dicembre 2012, ossia lo stesso giorno della morte di Niemeyer.
Programma ed info:
www.ravellofestival.com