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Teatro Parmenide - Nu Bambeniello e tre San Giuseppe - la ribelle Carmelina ieri come oggi

📅 lunedì 22 aprile 2013 · 📰 Spettacoli-EventiCilento

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Credits Foto OpEd

foto autoredi Giovanni Mautone | Blog

Che il teatro napoletano in Campania sia un forte lasciapassare si sapeva; che la quotidianità del paesino del sud con i suoi inciuci, segreti e invidie, riesca sempre a strappare un sorriso anche. Lo sapevano bene Gaetano Di Maio e Nino Masiello e lo sa bene anche la compagnia “Attori per Diletto” che ieri sera, nell’ambito del Premio Teatrale “Mons. Rocco Favale”, ha portato in scena ad Ascea presso il Teatro Parmenide “Nu bambeniello e tre San Giuseppe”, divertentissima commedia dal sapore genuino e canzonatorio che nonostante sia stata ambientata in un tempo che non c’è più permette ancora a chiunque di immedesimarsi in uno dei tanti personaggi che si susseguono sulla scena.

Come non potrebbe d’altronde visto che la protagonista Carmelina, come tante ragazze al giorno d’oggi, è giovane, bella e piena di sogni per il suo futuro; sogni che non si fermano nella piccola realtà di Rocca Letizia ma che cercano di raggiungere il luogo dei sogni per eccellenza: Roma, il “cinematografo” e la bella vita, che allora come oggi resta uno dei più grandi desideri per i giovani ambiziosi. Ma forse troppo ingenuamente ecco che Carmelina si ritrova a Roma a girare non un semplice film ma piuttosto una scena destinata ad un filmetto hard di second’ordine. Le notizie, si sa, fanno presto a fare il giro del mondo, ed ecco che tutti i ragazzi del paese scoprono lo scheletro nell’armadio di Carmelina che da quel giorno riceverà insulti e battute di provocazione suscitando così lo sdegno dei consuoceri, i genitori dell’ignaro Giovannino trasferitosi in Germania per lavoro, che scopre al suo ritorno tutto il “fattaccio”. Anche il padre della giovane Carmelina non è per nulla contento di quanto accaduto ma tenta comunque di nascondere la delusione prendendo le difese della figlia insieme alla moglie Lionora, una donna che sogna un glorioso avvenire per la figlia, desiderando per la ragazza ciò che lei non é potuta essere. Ampio spazio anche a tanti altri personaggi come appunto la famiglia del “fidanzato ufficiale” di Carmelina, l’amico di famiglia Filiberto che giunto da Napoli per trascorrere una settimana con i suoi amici si ritroverà ad aiutare Carmelina in questo difficile percorso di recupero di una posizione sociale e di evasione dai rigidi schemi del paesino di campagna. Seppur protagonisti del titolo, notiamo però che gli “Attori per Diletto” dedicano un’attenzione minore ai tre “San Giuseppe”, tre balordi di paese con cui Carmelina, al ritorno da Roma e convinta di non amare più Giovannino, ha trascorso travolgenti momenti di passione sotto “a luna ‘e Maggio”, restando poi incinta di uno di essi. Tre uomini che dopo il trastullo di una sera non hanno nessuna intenzione di assumersi responsabilità paterne di alcun genere, se non nel momento in cui una nuova voce corre all’interno delle strade del paese: Carmelina diventerà la nuova Greta Garbo, una nascente stella del cinematografo al fianco di Marlon Brando. Ed ecco che allora il primo dei tre giunge in casa di Carmelina per conoscere i suoi genitori, il secondo incontra il padre e confessa di aver concupito sua figlia mentre il terzo chiede consiglio a Filiberto prima di presentarsi a casa della ragazza. Arriviamo così al travolgente finale nel quale, tra i tre San Giuseppe, la famiglia di Giovannino che rinnega tutte le maldicenze nei confronti della ragazza e l’agente di spettacolo romana giunta per portare via con sé la giovane protagonista del nuovo cinema italiano, appare agli occhi di tutti il significato ultimo del testo. Un significato che tuttavia sembra porre degli interrogativi al pubblico: è più giusto lasciare che i figli seguano i loro sogni inciampando e rialzandosi da soli nel loro difficile percorso, o è meglio accompagnarli lasciandoli diventare autonomi pian piano? Sono forse solo capricci di gioventù o vere e proprie prese di posizione quelle di Carmelina, una ragazza che tenta in maniera goffa di ribellarsi ai genitori quando invece la sua ribellione è piuttosto nei confronti della vita? È sempre giusto arricchire il contenuto delle voci di popolo al punto da farle diventare così pungenti, o a volte sarebbe meglio non interferire nella vita altrui?

Tra battute, risate e applausi, circondati da una scenografia degna di nota, gli “Attori per Diletto” hanno sicuramente fatto centro con la loro brillante interpretazione, arricchita da una dettagliata scelta di costumi e di scenari che dimostrano quanto impegno e passione, quanto sforzo e sacrificio si nasconda anche dietro ad un gruppo, nutrito e omogeneo per età, di amatori che fa teatro per passione e non per mestiere. E siccome ogni concorso necessita di un voto, un meritato 7 va questa volta alla compagnia di Centola.

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