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Agropoli: studenti in piazza contro il Ministro Gelmini

đź“… 09/10/2008 · đź“° AttualitàAgropoli

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Periodo di riforme, e studenti che scendono in piazza per protestare contro i tagli alla scuola messi in atto dai Ministri Germini e Tremonti. "Il prossimo 10 ottobre - si legge in un comunicato del collettivo studentesco coordinato da David Di Concilio - gli studenti di Agropoli saranno in piazza insieme a tantissime altre cittĂ  di Italia, per protestare il nostro profondo dissenso verso la politica scolastica del Ministro Gelmini.

A pochi giorni dall'approvazione alla Camera del decreto sull'istruzione, sentiamo la necessità di difendere la Scuola Pubblica da una riforma che la sta sfasciando dalle fondamenta della scuola primaria fino a colpire gli istituti superiori. Si sta mettendo in campo una politica dei tagli porta la firma di Gelmini e Tremonti: 8 miliardi di euro in meno, l'obbligo scolastico abbassato di fatto a 14 anni e 225 mila posti di lavoro tagliati, ecco qual è la faccia della Scuola che il governo vuole. Con il decreto 137, invece, torna il maestro unico alle elementari e il voto in condotta determina la promozione: un passo indietro verso una scuola vecchia e discriminatoria che il Ministro spaccia per ritorno al rigore, solo per nascondere i tagli di Tremonti. Il decreto fiscale ha impoverito l'istruzione, quello Gelmini la porta indietro di cinquant'anni, con un voto di fiducia che per la prima volta nella storia repubblicana annulla il ruolo del Parlamento e la democrazia. Ecco la risposta che questo governo dà alla disponibilità al dialogo. L'esecutivo si comporta con l'arroganza di chi ritiene di essere il padrone del Paese e della Scuola pubblica, che appartiene a tutti e che quindi si cambia insieme. Noi studenti di Agropoli a tutto questo non ci stiamo e non staremo a guardare: raccogliamo l'invito che ci è stato lanciato dall'Unione degli Studenti e il 10 ottobre faremo sentire anche noi la nostra voce a chi vuole una generazione ignorante e privarci del nostro diritto alla conoscenza. Alla Scuola povera e antidemocratica della Gelmini noi ne opponiamo un'altra, fatta di partecipazione, maggiore democrazia, investimenti e cultura. Chiediamo l'innalzamento progressivo dell'obbligo scolastico ai 18 anni, fondi straordinari per l'edilizia scolastica, criteri più chiari sulla valutazione della condotta. Vogliamo inoltre dei provvedimenti presi insieme agli studenti e il confronto del governo".

Fonte: infoagropoli.it

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